La presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, ha incontrato le organizzazioni sindacali salentine Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Faisa Cisal, per discutere della vertenza legata alle officine automobiliste e ferroviarie di Ferrovie del Sud Est (Fse) a Lecce.
Le organizzazioni sindacali, con la presidente Capone, con l’assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, e l’amministratore delegato di Fse, Giorgio Botti, stanno cercando di trovare soluzioni adeguate alla annunciata chiusura delle officine.
L’amministratore delegato Giorgio Botti, su indicazione della presidente Capone e dell’assessore Maurodinoia, si è impegnato a garantire fino al 2026 che la sede dell’officina ferroviaria Fse di Lecce non verrà chiusa, ma che la stessa resti a Lecce funzionante, verificando la possibilità di dare seguito alla richiesta dei sindacati di individuare l’area dello scalo di Surbo come futura sede di tale attività.
Per quanto riguarda invece l’officina automobilistica Fse di Lecce per la manutenzione degli autobus, Botti si è impegnato a mantenere in loco una squadra di pronto intervento e a valutare, su richiesta delle organizzazioni sindacali, l’opportunità di dotare l’officina di un magazzino di logistica, senza il quale la sede sarebbe priva di funzionalità.
«Condivido le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali – ha detto Capone – è importante non aggiungere ulteriori disagi alle numerose criticità già accumulate nell’area salentina. È evidente che se dovesse essere dismessa l’officina di Lecce, sarà soprattutto l’utenza finale a risentirne ed a vivere il disagio».