Un progetto per la mitigazione dell’impatto ambientale degli algoritmi dell’intelligenza artificiale attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile, realizzato da un gruppo di studenti dell’Università del Salento, ha vinto l’hackathon “Smart Cities Challenge” organizzato dal Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini).
Si tratta di una competizione annuale destinata a gruppi di studenti, laureandi e neolaureati delle università italiane, che mira a identificare nuove idee per affrontare il problema della transizione ecologica e contribuire al “green deal” europeo.
La sfida finale dell’edizione 2023 si è tenuta nelle scorse settimane all’Università di Salerno.
Attraverso il progetto “Federated green learning”, il team dell’UniSalento ha proposto un sistema Cloud capace di migrare dinamicamente l’esoso carico computazionale dell’AI verso regioni europee con energia più pulita, sopperendo così al problema dell’intermittenza delle energie rinnovabili evitando, per esempio, che minori rese del fotovoltaico o dell’eolico dovute ad agenti atmosferici o al ciclo giorno-notte impattino negativamente sulle emissioni di Co2 dei data center.
Sotto la supervisione del professor Roberto Vergallo, ricercatore di “Sistemi di elaborazione delle informazioni”, al progetto hanno lavorato Simone Casciaro, neolaureato in Computer engineering e attualmente in servizio presso FoolFarm Lecce; Alessio Errico, neolaureato in Computer engineering; Francesco Schirinzi e Maria Luisa Belcuore, studenti del corso di laurea magistrale in Computer engineering; e Marco Profilo, neolaureato in Ingegneria dell’informazione.