Certe volte quella che sembra essere una sfida dai ritmi sonnolenti è solo lo specchio di una lunga partita a scacchi. L’effetto sorpresa di Gastaldello non è bastato ad addormentare il Bari per tutta la gara del Rigamonti. Ma per 40 minuti sì, come ammesso dallo stesso Pasquale Marino ai microfoni di RadioBari dopo la sua prima vittoria. «Abbiamo sofferto nel primo tempo e non ho avuto modo di cambiare lo schieramento in funzione del nuovo modulo con il quale il Brescia è sceso in campo. Preparare una partita in un modo e trovarsi ad affrontare qualcosa di diverso da quanto ci si aspettava ci ha portati a sbagliare qualcosa, abbiamo però trovato l’assetto giusto e abbiamo giocato con personalità e intelligenza. Potevamo pareggiare già nel primo tempo, nel secondo ho chiesto ai ragazzi di aggredire e hanno fatto una prestazione che può aiutare sotto il punto di vista del Brescia».
L’allenatore siciliano ha poi spiegato i motivi delle sue scelte tattiche e gli effetti in campo dopo l’intervallo. «Nella ripresa con Ricci e Dorval andavamo ad attaccare alti i terzini per non farli ragionare, la ricerca dello spazio è importante perché abbiamo attaccanti veloci e tecnici, in grado di fare del male alle difese avversarie».
Marino ha poi voluto spiegare quali siano i punti di forza del Bari da cui ripartire già dalla sfida con l’Ascoli. «Dobbiamo gestire la palla e dare poche opportunità nella nostra metà campo. Il Bari deve pensare a migliorarsi settimana per settimana, dobbiamo essere più sereni e oggi la voglia di vincere ha fatto la differenza».
Ma quali sono state le corde toccate dall’ex tecnico del Crotone dopo un primo tempo povero di spunti e grinta? «Negli spogliatoi ci siamo riorganizzati, abbiamo parlato con più calma e ci siamo sistemati al meglio. Sibilli era nervoso come lo eravamo tutti, quando ha iniziato a giocare nella sua posizione naturale ha dato il meglio. Dorval ha giocato a tutta fascia, è stato bravo in copertura e si è fatto ben vedere in avanti. Ho rinunciato a due cambi per toccare il meno possibile, ho preferito arrivare alla fine con gli stessi ragazzi perché comunque hanno mostrato di sapercela fare. Posso dirmi assolutamente soddisfatto».
Poi una chicca sulle sostituzioni in attacco e il mancato ingresso di alcuni giocatori. «Morachioli ha un passo diverso rispetto ad Aramu, ci serviva qualcuno che sapesse mettere in difficoltà gli avversari in velocità. Possiamo giocare in diversi modi, la cosa importante per me è la mentalità, mi interessa vincere le partite a prescindere da schieramenti e interpreti».
Dal fronte Brescia, invece, Gastaldello ha risposto elogiando i suoi uomini nonostante il secondo ko consecutivo: «Oggi è stata una brutta sconfitta perché la squadra nel primo tempo è partita benissimo. È stata la squadra che piace a me, con la chiara volontà di vincere». Ma l’ex difensore della Sampdoria ha concluso il suo intervento ammettendo il rallentamento dei suoi dopo la ripresa e il cambio di passo dei biancorossi. «Purtroppo nel secondo tempo siamo calati di intensità e coraggio: abbiamo regalato queste occasioni al Bari che ci ha punito».