Vito Carrassi, 36 anni, capotreno delle Ferrovie del Sud Est (Fse), è stato aggredito giovedì scorso nella stazione del quartiere Japigia a Bari.
Il capotreno ha notato un uomo che picchiava la propria compagna e non ha esitato a intervenire in soccorso della ragazza, allertando anche la polizia. Quando però ha provato a fermare l’aggressore è stato aggredito a sua volta e colpito con pugni al volto che gli hanno procurato un trauma cranico.
Il tutto sarebbe accaduto, stando a quanto racconta sui social la compagna di Carrassi, «davanti agli occhi indifferenti di decine di persone».
La donna racconta l’episodio sottolineando che «tutti hanno guardato. Senza fare niente. Tutti, persino i vigili urbani. Si sono giustificati dicendo “ci ha detto di farci i ca..i nostri perché sono fidanzati e noi non possiamo farci niente”».
Vito Carrassi, però, ha deciso di intervenire e «si è messo in mezzo per difendere la ragazza. Davanti agli occhi ignavi di persone che poi si lavano la bocca in frasi convenzionalmente accettate come “ancora una donna uccisa” o anche “come si fa nel 2023”. Vito si è messo in mezzo e per salvare la ragazza si è preso due pugni ben assestati in viso e in testa», racconta la compagna del capotreno.
Vito Carrassi è finito al pronto soccorso e, dopo una lunga attesa di cinque ore, è tornato a casa con «una diagnosi di trauma cranico e una prescrizione di riposo e Tachipirina».
«Oggi questo ragazzone giura agli occhi della legge, di essere un buon capotreno. Posso dirvi che lo sarà sicuramente, perché prima di qualsiasi altra cosa, è una brava brava bravissima persona», scrive con orgoglio la compagna di Vito Carrassi.