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Caparezza in classe per il nuovo video: il cantante ha girato “La certa” al “Garrone” di Barletta

Il cantautore molfettese Caparezza torna tra i banchi e i corridoi di scuola, ma stavolta per registrare il videoclip del suo nuovo singolo “La Certa”. L’Istituto “Garrone” di Barletta ha ospitato l’artista e il suo staff tecnico per la realizzazione del brano tratto dall’album “Exuvia”, l’ottavo album del musicista pugliese. Nel lavoro, pubblicato on line…

Il cantautore molfettese Caparezza torna tra i banchi e i corridoi di scuola, ma stavolta per registrare il videoclip del suo nuovo singolo “La Certa”. L’Istituto “Garrone” di Barletta ha ospitato l’artista e il suo staff tecnico per la realizzazione del brano tratto dall’album “Exuvia”, l’ottavo album del musicista pugliese.

Nel lavoro, pubblicato on line da pochissimi giorni, si riconoscono nitidamente le aule e la palestra del plesso scolastico del co-capoluogo della sesta provincia pugliese. Le studentesse e gli studenti del “Garrone” hanno potuto assistere al dietro le quinte delle riprese e intervistare l’artista.

«L’arte mi ha salvato la vita – racconta Michele Salvemini, in arte Caparezza -. Ho passato la vita a nutrirmi di arte, non solo della mia, ma anche l’arte degli altri. L’arte è un linguaggio appassionante, coinvolgente, costruttivo. Ho trascorso tantissimo tempo in una stanza a leggere libri, guardare film, ascoltare canzoni, a nutrirmi di creazioni altrui». Il musicista molfettese ha spiegato di essere stato uno studente di Ragioneria, ma ha poi «ho capito quale sarebbe stato il percorso che non avrei mai dovuto seguire. Non sono settato per quel tipo di formazione. Per fortuna in seguito ho trovato la mia strada creativa e l’ho seguita».

Non manca di inviare un invito ai giovani studenti in cerca della propria strada: «Non abbattetevi alle prime difficoltà». Nel video si vede il rapper con una lettera tra le mani, vestito di nero con al collo il simbolo del suo ultimo album che legge e celebra la morte (La Certa, per l’appunto) mentre sullo schermo appaiono, con un potentissimo filtro rosso/arancione, momenti di vita delle persone che l’implacabile mietitore, prima o poi, incontrerà, senza distinzione. «In questa canzone sto leggendo una lettera scritta dalla mia inevitabile futura sposa: La Certa (la morte). Niente paura. La mia morte non ha nulla di funereo, anzi, è una figura positiva, una motivatrice che mi sprona a vivere dando il meglio di me nel tempo limitato su questo pianeta. Senza La Certa la mia esistenza sarebbe un trionfo di apatia», conclude Caparezza. «Ho dato io il tuo senso a tutto. E sono vera e senza trucco. Anche se non lo ammetti è a me che va il pensiero», recita inequivocabile il testo del brano.

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