ROMA (ITALPRESS) – “Con il ripristino dei controlli sono stati interessati complessivamente 57 valichi tra stradali e ferroviari, tutti localizzati nelle province di Trieste, Gorizia e Udine. Ricordo che, oltre all’Italia, anche altri diversi paesi hanno reintrodotto i controlli alle frontiere interne con uno o più stati dell’Unione per motivi di sicurezza nazionale”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso dell’informativa al comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen, sul ripristino temporaneo dei controlli alla frontiera tra Italia e Slovenia.
“Tra i paesi che hanno reintrodotto i controlli vi è la stessa Slovenia. Importanti sono le decisioni che hanno portato a questa scelta: i conflitti in atto in Ucraina e in Medioriente e i recentissimi attentati terroristici, nonchè il crescente attivismo tra le reti criminali operanti nei Balcani occidentali aumentano il rischio di infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori illegali attraverso la rotta balcanica”, ha aggiunto.
Il ministro dell’Interno ha ricordato che si è deciso “un innalzamento delle misure di prevenzione e controllo con particolare riferimento al controllo delle frontiere terrestri con la Slovenia. E’ emerso un aumentato rischio di penetrazione terroristica con i flussi migratori lungo la rotta balcanica, che appare particolarmente vulnerabile. Sussiste un concreto rischio di effetto domino: l’effetto dell’introduzione dei controlli da parte di più stati ricrea inevitabilmente un percorso di ingresso a danno dei paesi che non assumono misure di chiusura. Ricordo poi che il nostro Paese sta subendo una forte pressione migratoria con più di 141 mila arrivi via mare rispetto ai 78 mila 300 del periodo corrispondente dell’anno scorso”.
Piantedosi ha assicurato che “il ripristino dei controlli è stata una extrema ratio, non vi erano altre misure preventive a garantire la sicurezza dell’Italia. Il governo considera la creazione dell’area Schengen come uno dei frutti più preziosi dell’integrazione europea, siamo consapevoli dell’importanza della libera circolazione dei cittadini in sicurezza. A oggi sono state controllate 3.142 persone in ingresso sul territorio nazionale e 1.555 veicoli, sono stati rintracciati 66 cittadini stranieri in posizione irregolare che hanno portato a 28 respingimenti”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Presunte mazzette per appalti nell’Asl Bari, un imprenditore al gip: «Nessuna tangente ma un omaggio»
Di Redazione18 Novembre 2024