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Seicento cuochi da tutta Italia a Bari: la Puglia al centro dell’enogastronomia nazionale – VIDEO

Seicento cuochi da 19 regioni d'Italia e sette delegazioni estere, anche extra Ue, si ritroveranno a Bari, da domani a giovedì, per la Festa nazionale del cuoco 2023. La tre giorni è stata organizzata dalla Federazione italiana cuochi, dall’Unione regionale cuochi di Puglia e dall’Associazione cuochi baresi in collaborazione, fra gli altri, con l’Agenzia regionale…

Seicento cuochi da 19 regioni d’Italia e sette delegazioni estere, anche extra Ue, si ritroveranno a Bari, da domani a giovedì, per la Festa nazionale del cuoco 2023.

La tre giorni è stata organizzata dalla Federazione italiana cuochi, dall’Unione regionale cuochi di Puglia e dall’Associazione cuochi baresi in collaborazione, fra gli altri, con l’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione.

Oltre ai professionisti, saranno coinvolti gli istituti professionali Alberghieri della Puglia e della Basilicata con la partecipazione attiva dei ragazzi nelle attività di formazione, oltre a tutti gli operatori del comparto enogastronomico: i consorzi dell’agroalimentare, le masserie didattiche, le città dell’olio, le cantine con le strade del vino, gli operatori della ristorazione e del comparto alberghiero, le filiere produttive dell’acquacoltura certificata.

Al centro dell’attenzione una Puglia del gusto che, 365 giorni all’anno, affascina i visitatori e valorizza attraverso tipicità e innovazione la variegata cultura enogastronomica della regione.

Domani, dopo l’inaugurazione ufficiale con le autorità, i cuochi sfileranno in divisa bianca nel cuore del borgo antico di Bari, con partenza da piazza del Ferrarese alle ore 16 che si concluderà nella basilica di San Nicola alle ore 17 con la funzione religiosa. Mercoledì 25 ottobre i cuochi si soffermeranno sulla formazione e sul racconto del territorio pugliese. Giovedì, infine, i cuochi visiteranno Castel del Monte, Trani, Locorotondo e Martina Franca.

Nel corso delle iniziative previste dalla manifestazione saranno toccati numerosi temi: l’attenzione alle risorse della terra e del mare, i modelli sostenibili di produzione e ristorazione locale, la sicurezza e la salute dei consumatori come obiettivo prioritario d’ogni vero professionista, la valorizzazione territoriale legata alle tipicità e alle tradizioni culinarie pugliesi e, non da ultimo, le tempestive risposte che un mercato in continua trasformazione – soprattutto in relazione alle esigenze e agli stili alimentari del consumatore – impone a imprenditori e chef. Dibattiti con autorità e specialisti del settore, masterclass e interventi degli chef, cercheranno di coinvolgere una più ampia platea, anche attraverso dirette streaming sui canali Web.

Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023 la Puglia sale sul podio delle mete per le prossime vacanze all’insegna del buon cibo: il 23% dei turisti italiani ed il 22% dei turisti enogastronomici vorrebbero visitare la Puglia, terza per preferenze nella classifica nazionale subito dopo Sicilia e Sardegna. Il food & wine pugliese si conferma così un volano per il turismo della nostra regione. Inoltre, il 31% degli italiani considera la Puglia fra le migliori mete enogastronomiche del Belpaese (4^ in classifica) ed 1 turista enogastronomico su 5 dichiara di essersi recato in Puglia nel corso delle più recenti vacanze per vivere esperienze a tema cibo e vino. Un fascino certamente trainato dalle sue tipicità culinarie: le orecchiette sono le più conosciute, indicate dal 26% degli italiani, seguite dai taralli (10%) e dall’olio (4%). La Puglia è così l’unica regione italiana che vede “l’oro verde” nella top 3 dei prodotti maggiormente noti al pubblico.

«L’enogastronomia rappresenta uno straordinario mezzo di valorizzazione turistica ed economica della nostra destinazione», ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane. Con la Festa nazionale del cuoco, ha aggiunto, la Puglia «sarà per tre giorni vetrina contemporanea della cultura enogastronomica regionale, nazionale e internazionale coinvolgendo numerosi cuochi accanto ai giovani dei nostri istituti alberghieri e ai rappresentanti della ristorazione e dell’ospitalità pugliese».

L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha posto l’attenzione sulla «sinergia tra prodotti tipici di mare e di terra, cuochi, scuole e turismo» che «porterà senz’altro grandi benefici ad entrambe le filiere».

Per la consigliera regionale delegata alla Cultura, Grazia Di Bari, «in Puglia il cibo è cultura, cultura delle nostre famiglie che i cuochi professionisti portano alla eccellenza. Aver portato a Bari la Festa nazionale del cuoco è l’occasione per rinsaldare quel rapporto che esiste fra prodotti tipici e tradizioni, ricette e conoscenza tecnica, senza trascurare i temi di grande attualità che nuotano attorno dal cibo: al primo posto la sostenibilità ed il rispetto della natura».

«Dopo il cinema, la televisione, la musica, lo sport, con il raduno dei 600 cuochi, Bari e la Puglia diventano anche crocevia nazionale e internazionale dell’enogastronomia e del buon cibo, proseguendo sulla strada della diversificazione del prodotto, quale strumento essenziale per continuare ad internazionalizzare e qualificare la destinazione Puglia», ha proseguito Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia.

La scelta della Puglia e della città di Bari per il tradizionale raduno «non è casuale», ha evidenziato, infine, Salvatore Turturo, presidente dell’Unione nazionale cuochi Puglia. «I nostri sforzi sono protesi a portare significative ricadute sull’offerta turistica pugliese».

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