Ancora poche ore e Foggia avrà il suo nuovo sindaco dopo due anni e tre mesi di commissariamento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione comunale precedente. Tuttavia, al termine della prima giornata di voto sembra che ai foggiani poco importi del futuro amministrativo della loro città.
Alle 19 di ieri la metà degli aventi diritto era un traguardo ancora lontano da raggiungere; alle 23 ai seggi elettorali si era presentato solo il 46,68% degli elettori, a fronte del 66,74% registrato alla stessa ora nel 2019. Ancor meno che alle politiche dello scorso anno quando alle urne si recò nella prima giornata di voto oltre il 53 per cento degli iscritti nelle liste elettorali.
Il dato preoccupa i candidati, sia i cinque alla carica di sindaco che i 561 che corrono per un posto da consigliere comunale nelle 23 liste ammesse alla competizione. Soprattutto perché l’assenteismo è la conseguenza di una sfiducia ormai radicata nella politica di poter essere capace di risolvere i problemi, come gli attestati di stima dei mesi scorsi nei confronti dei commissari prefettizi dimostra.
I candidati sperano che nella giornata di oggi il dato venga corretto e la percentuale dei votanti salga. Magari spinti dall’entusiasmo con cui i competitor si sono recati alle urne, con i candidati sindaco che hanno anche annunciato fin dal giorno prima alla stampa i loro orari per farsi immortalare da foto e cine-riprese mentre fanno “il loro dovere”.
Così, Raffaele Di Mauro, candidato per la coalizione di centrodestra, si è recato al seggio poco prima di mezzogiorno in tenuta domenicale con maglione girocollo blu; mentre Maria Aida Episcopo, in corsa con il campo largo del centrosinistra, ha scelto il pomeriggio per votarsi probabilmente giungendo al plesso in un effervescente tailleur fucsia fluo. Il civico Giuseppe Mainiero, invece, non ha perso tempo e già poco dopo le nove ha imbucato la scheda grigia nell’urna della scuola Zingarelli. Non ha rinunciato al blazer blu e camicia bianca, per quanto senza cravatta, Nunzio Angiola che ha provveduto anche alle riprese del suo ingresso trionfale al seggio in compagnia della moglie per poi farsi immortalare sorridente mentre centra la fessura elettorale. Persino Antonio De Sabato, il candidato sindaco meno ingessato, con jeans e polacchine, ha voluto dar testimonianza del suo voto.
Servirà a stimolare i foggiani l’esposizione mediatica dei candidati? Si saprà oggi pomeriggio alle 15 quando presidenti e scrutatori di seggio tireranno le somme definitive dei votanti. Anche se a quell’ora l’afflusso elettorale sarà una notizia minore rispetto all’attesa per l’esito dello scrutinio che, probabilmente già in serata, indicherà se Foggia avrà già una nuova sindaca o un nuovo sindaco oppure bisognerà attendere altre due settimane quando si disputerà il ballottaggio.