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Alfieri del lavoro, i salentini Emanuele Vita e Veronica Capone insigniti da Mattarella

Ci sono anche due salentini tra i bravissimi d’Italia che per il loro impegno e dedizione hanno ottenuto il titolo di cavalieri del lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ritirato direttamente in Quirinale. Si tratta di Emanuele Vita di Brindisi e Veronica Capone di Lecce. Veronica è stata segnalata dal liceo scientifico Cosimo De…

Ci sono anche due salentini tra i bravissimi d’Italia che per il loro impegno e dedizione hanno ottenuto il titolo di cavalieri del lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ritirato direttamente in Quirinale.

Si tratta di Emanuele Vita di Brindisi e Veronica Capone di Lecce. Veronica è stata segnalata dal liceo scientifico Cosimo De Giorgi di Lecce. Ha conseguito la maturità nello scorso mese di luglio con il massimo dei voti e la lode, a conclusione di una carriera scolastica impeccabile. «Studentessa dal carattere equilibrato, determinato e volitivo, qualcuno direbbe “perfetto”. Nell’intero ciclo di studi ha sempre dimostrato propensione ad approfondimenti culturali in tutte le discipline, partecipando in modo propositivo alla vita scolastica e al dialogo educativo. Ora è iscritta alla facoltà di Economics management and computer science dell’università Bocconi di Milano», fanno sapere dal suo, ormai, ex istituto scolastico.

Il brindisino Emanuele Vita è stato segnalato dal liceo scientifico “Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni. «I requisiti erano quelli di avere una votazione minima di 9/10 al diploma di licenza media e almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi quattro anni della scuola superiore», ed Emanuele, oltre ad aver collezionato sempre voti alti, ha trionfato con il massimo del risultato all’esame di maturità. «A partecipare eravamo più di 3300, e poi siamo stati selezionati soltanto in 25. Dalla Puglia eravamo io e Veronica. Il risultato raggiunto è segno che tutti i sacrifici ripagano sempre. Sono contento per il riconoscimento ottenuto perché è motivo di forte orgoglio per i miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici per garantirmi una formazione di eccellenza».

Emanuele ha le idee chiare sul suo futuro e crede molto nella sua terra, scegliendola per continuare a studiare e, spera, anche per lavorare. «Attualmente sto studiando Ingegneria elettronica e delle tecnologie internet al Politecnico di Bari. Sono iscritto ad un collegio di merito di Bari e seguo un corso per innovatori digitali. Nella vita vorrei fare l’ingegnere e valorizzare il Sud. Credo molto nella mia terra e vorrei restarci».

Ad Emanuele e Veronica, alfieri del Lavoro, è andato l’attestato d’onore e la medaglia del presidente della Repubblica. «La cultura è la cosa più importante su cui dover investire e che sembra difficile ma che comunque, alla fine di un percorso, tutto trova il suo filo conduttore. Non si studia solo per ottenere un buon voto, perché ciò che impariamo lo riscontriamo nel quotidiano e sono occasioni importanti per il nostro futuro», conclude il giovane talento brindisino.

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