Niente più tempo di alibi. Dopo il cambio in panchina Mignani-Marino per i biancorossi è l’ora di invertire immediatamente la rotta in un campionato finora deludente, puntando la prua verso la parte sinistra della classifica. Alle 14 al San Nicola sarà di scena Bari-Modena. Si tratta della decima tappa del campionato di serie B.
L’imperativo. Trovare il primo successo casalingo dopo quattro giri “a vuoto” e a 141 giorni dall’ultimo sorriso interno. Al di là dell’avversario di turno, sarebbe il segnale più forte per dare le prime risposte al tecnico siciliano, ma soprattutto ad una tifoseria che negli ultimi tempi si è parecchio “raffreddata”.
Lo stato di forma. Bari e Modena non si affrontano nel loro miglior momento. I biancorossi nelle ultime 5 gare sono reduci da 4 pareggi, di cui l’ultimo raccolto sul campo della Reggiana prima della sosta, e una sconfitta. Tre pareggi e 2 ko invece per gli emiliani, questi ultimi subìti nelle due uscite consecutive casalinghe più recenti contro Venezia e Palermo. Per la classifica si tratta di uno scontro diretto con vista sulla zona playoff. Con un successo i pugliesi scavalcherebbero il Modena, salendo a quota 13 punti, potendo potenzialmente agganciare la griglia degli spareggi promozione. In caso di passo falso sarebbero invece dolori per il Bari, che rischierebbe di staccarsi ulteriormente dal treno playoff.
Sfida tra attacchi che non pungono. La speranza in casa biancorossa è che i proclami lanciati ieri in conferenza stampa da mister Marino non vengano disattesi dalla prova del campo. Il tecnico di Marsala ha chiesto «aggressività, intensità e verticalizzazioni», con l’obiettivo di dare la svolta ad una manovra offensiva inchiodata a 8 gol in campionato. Addirittura uno in meno per il Modena, che invece fa della solidità difensiva la sua arma più efficace. Soltanto 7 le reti incassate finora dagli uomini di Paolo Bianco.
I dubbi di Marino. «Continuità, ma apportando idee nuove». Così ha presentato ieri la gara il tecnico siciliano con oltre 300 panchine in serie B e 188 in A. Tradotto, stessi interpreti (per forza di cose), modulo con tre attaccanti, già utilizzato da Mignani, ma con una filosofia ed una interpretazione completamente diverse. Nelle prime due settimane di lavoro Marino ha insistito sul 4-3-3, con il tridente schierato nella forma tipica del modulo marchio di fabbrica dell’ex Udinese. Il primo dubbio è al centro dell’attacco, dove Diaw, principale ex della gara, parte favorito su Nasti. Aramu e Sibilli completeranno il reparto, mentre Morachioli e Achik partiranno dalla panchina. A centrocampo Maiello è sicuro del posto in zona centrale. Verso la conferma anche Koutsoupias come interno destro. Più incerta la posizione di Acampora, insidiato da Bellomo. Da valutare anche Edjouma, che Marino ha inquadrato «senza dubbi» come una mezzala. Ricci è favorito si Frabotta sulla corsia sinistra della difesa. Per il resto non sono attese novità. Assenti Maita e Benali.
Risposta tiepida del San Nicola. Dopo un emorragia che conta già 27mila spettatori nel raffronto dell’affluenza con il 2022 dopo le prime 4 gare interne, oggi si va verso il record negativo di presenze. Fino a ieri venduti circa 5mila biglietti, che aggiunti agli 8.800 abbonati portano a circa 14mila il dato delle presenze. A pesare anche l’incognita della pioggia, insieme ad un orario che certo non invoglia ad affollare lo stadio.
COSÌ IN CAMPO
BARI (4-3-3): Brenno; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Koutsoupias, Maiello, Acampora; Sibilli, Diaw, Aramu. All. Pasquale Marino
MODENA: (3-4-1-2): Gagno; Riccio, Zaro, Cauz; Cotali, Palumbo, Gerli, Guiebre; Tremolada; Manconi, Strizzolo. All: Paolo Bianco
ARBITRO: Manuel Volpi (Arezzo); assistenti: Cavallina (Parma), Longo (Paola); quarto ufficiale: Cavaliere (Paola); VAR: Mazzoleni (Bergamo); AVAR: Cosso (Reggio Calabria)
