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Morta a 91 anni Piper Laurie, addio a star di ‘Carrie’ e ‘Figli di un dio minore’

(Adnkronos) - L'attrice statunitense Piper Laurie, tre volte nominata all'Oscar per le sue interpretazioni in 'Lo spaccone', 'Carrie - Lo sguardo di Satana' e 'Figli di un dio minore' e nota per la sua stravagante interpretazione di due personaggi nella serie tv "I segreti di Twin Peaks", è morta a 91 anni nella sua casa…

(Adnkronos) – L’attrice statunitense Piper Laurie, tre volte nominata all’Oscar per le sue interpretazioni in ‘Lo spaccone’, ‘Carrie – Lo sguardo di Satana’ e ‘Figli di un dio minore’ e nota per la sua stravagante interpretazione di due personaggi nella serie tv “I segreti di Twin Peaks”, è morta a 91 anni nella sua casa di Los Angeles all’età di 91 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua portavoce Marion Rosenberg a ‘Variety’ e ‘The Hollywood Reporter’.  

Piper Laurie (pseudonimo di Rosetta Jacobs, nata a Detroit il 22 gennaio 1932) esordì al cinema accanto a Ronald Reagan nella commedia “Amo Luisa disperatamente” (1950) di Alexander Hall. Il suo primo ruolo importante lo ottenne al fianco di Paul Newman con cui recitò nel film “Lo spaccone” (1961) di Robert Rossen, per cui ottenne la sua prima candidatura all’Oscar (nella categoria miglior attrice protagonista). La seconda candidatura all’Oscar arrivò quando fu diretta da Brian De Palma nel celebre thriller “Carrie – Lo sguardo di Satana” (1976), per la cui sensibile interpretazione di Margaret White, madre fanatica religiosa di Sissy Spacek, mentre la terza per “Figli di un dio minore” (1986) di Randa Haines, dove era la madre di Marlee Matlin. E’ apparsa accanto al giovane Mel Gibson in “Tim – Un uomo da odiare” (1979) di Michael Pate. Tra i suoi tanti film anche “I soldi degli altri” (1991) di Norman Jewison, “Il mistero di Storyville” (1992) di Mark Frost e “Trauma” (1993) di Dario Argento. 

Dalla metà degli anni Ottanta, dopo 30 anni di carriera cinematografica, Piper Laurie intensificò le sue apparizioni sul piccolo schermo, recitando in sceneggiati televisivi e telefilm. Dopo essere apparsa come ospite in serie quali “La signora in giallo” e “Ai confini della realtà”, l’attrice recitò nella miniserie “Uccelli di rovo”, prima di aggiudicarsi un Emmy Award per il suo ruolo in “La promessa” (1986). Nella serie “I segreti di Twin Peaks” (1990-1991) David Lynch le affidò due ruoli: dopo che la senza scrupoli Catherine Martell della Packard Sawmill era presumibilmente morta in un incendio durante la prima stagione, il regista la chiamò e le disse che voleva che tornasse per la seconda stagione per interpretare Martell travestita da uomo. 

L’attrice, che vantava più di 60 film, ha lavorato per molte produzioni televisive recenti. Dopo aver interpretato la mamma del dottor Ross (George Clooney), in “E.R. – Medici in prima linea”, e una donna malvagia in “Law & Order”, è apparsa come guest-star in “Will & Grace”. 

Nel libro autobiografico “Learning to Live Out Loud” (2011, “Imparare a vivere ad alta voce”) Piper Laurie ha rivelato di aver perso la verginità con Ronald Reagan e di essere andata a letto con Mel Gibson quando aveva il doppio della sua età. Laurie ha scritto il libro perché “la mia vita aveva molti segreti ed era logorante tenerli chiusi dentro di me”, ha detto in un’intervista. 

L’ultimo ruolo al cinema di Piper Laurie è stato in “Cocaine – La vera storia” di White Boy Rick (2018), nei panni della nonna di un adolescente informatore dell’FBI nella vita reale diventato spacciatore, con Matthew McConaughey, Jennifer Jason Leigh e Rory Cochrane. 

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