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Israele-Hamas, ipotesi e dubbi su ruolo Iran: quali prove? Cosa dicono 007 e analisti

(Adnkronos) - L'Iran è rimasto sorpreso dall'attacco che Hamas ha sferrato sabato 7 ottobre contro Israele. E' il quadro che l'intelligence Usa ha tratteggiato secondo il New York Times. Le informazioni raccolte dagli 007 americani, quindi, secondo le ultime news di oggi 11 ottobre 2023, non evidenziano un coinvolgimento diretto di Teheran nella pianificazione dell'operazione…

(Adnkronos) – L’Iran è rimasto sorpreso dall’attacco che Hamas ha sferrato sabato 7 ottobre contro Israele. E’ il quadro che l’intelligence Usa ha tratteggiato secondo il New York Times. Le informazioni raccolte dagli 007 americani, quindi, secondo le ultime news di oggi 11 ottobre 2023, non evidenziano un coinvolgimento diretto di Teheran nella pianificazione dell’operazione che ha provocato 1200 morti in territorio israeliano. Secondo il quotidiano, esponenti di alto livello del regime di Teheran non avrebbero avuto nessuna indicazione sull’attacco prima del 7 ottobre: nessun segnale, in particolare, nell’ambito delle formazioni paramilitari iraniane che sostengono e collaborano con organizzazioni come Hamas, notoriamente foraggiata dall’Iran e rifornita di armi ed equipaggiamenti nel corso degli anni. 

Fonti citate dalla Cnn riferiscono che l’intelligence americana ha raccolto informazioni specifiche che mettono in dubbio l’idea che l’Iran sia direttamente coinvolto nella pianificazione, nel finanziamento o nell’approvazione del sanguinoso attacco di sabato contro Israele da parte di Hamas. Le fonti sottolineano che l’intelligence non è ancora in grado di raggiungere una conclusione definitiva mentre si continuano a cercare prove del possibile coinvolgimento iraniano nell’attacco che ha colto di sorpresa sia Israele che gli Stati Uniti.  

Le fonti non hanno rivelato alcun dettaglio sulla natura dell’intelligence, che secondo una fonte informata è estremamente sensibile. Ma hanno precisato che questa informazione ha portato gli analisti americani a propendere per una prima valutazione secondo cui il governo iraniano non avrebbe avuto un ruolo diretto nell’attacco e anche i deputati di Capitol Hill sono stati informati dell’iniziale scetticismo tra gli analisti dell’intelligence riguardo al coinvolgimento di Teheran. 

Dopo l’attacco, diversi funzionari americani hanno evidenziato il significativo sostegno dell’Iran ad Hamas sotto forma di armi e finanziamenti che avrebbe aiutato la fazione che controlla Gaza anche se non in modo diretto. 

Secondo quanto rivelano funzionari Usa a Nbc News investigatori americani stanno indagando per stabilire se i miliziani di Hamas che hanno condotto l’attacco senza precedenti in Israele siano stati addestrati dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Si sta anche indagando se Hamas abbia sfruttato le recenti proteste alla barriera di confine per piazzare, di nascosto, gli esplosivi che sabato scorso l’hanno fatta saltare.  

Se confermati, questi due elementi, aggiungono i funzionari Usa, sarebbero l’ennesimo esempio del sostegno che da decenni l’Iran fornisce ad Hamas che non avrebbe potuto condurre un attacco del genere, molto più sofisticato delle sue precedenti operazioni, senza tutti questi anni di finanziamenti, armi e addestramento fornito da Teheran.  

“Hamas non sarebbe una frazione del gruppo che è, né un’entità politica, sociale e religiosa né un’entità terroristica e militante, senza il sostegno finanziario, le forniture di armi e l’addestramento dell’Iran”, afferma Matthew Levitt, ex funzionario dell’antiterrorismo Usa, che comunque è scettico sull’eventualità che possano emergere prove del ruolo diretto di Teheran nell’attacco.  

Raramente, aggiunge Lewitt, gli iraniani danno ordini diretti ai loro accoliti su operazioni specifiche: “Non è così che funziona”. Secondo un rapporto del 2020 del dipartimento di Stato, l’Iran fornisce circa 100 milioni di dollari all’anno ad Hamas, insieme a tecnologia e know-how che consente all’organizzazione militare palestinese di costruire a Gaza il proprio arsenale di razzi, su progetti iraniani.  

La Casa Bianca ufficialmente afferma di ritenere l’Iran “complice” degli attacchi, in cui sono rimasti uccisi oltre mille israeliani, con oltre un centinaio che sono stati presi in ostaggio. Ma in una conferenza stampa, il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, ha ribadito che gli Stati Uniti al momento non possono confermare se Teheran fosse stata informata in precedenza degli attacchi o abbia aiutato a prepararli.  

“Abbiamo detto sin dall’inizio che l’Iran è complice nel senso più ampio perché ha fornito la maggior parte dei finanziamenti all’ala militare di Hamas, fornito addestramento, capacità e supporto – ha detto Sullivan – e hanno un dialogo e contatti con Hamas da anni, e tutto questo ha avuto un ruolo nel contribuire in quello che stiamo vedendo”.  

 

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