Fiumi di eroina inondano la città di Bari e, cosa ancor peggiore, trovano nuovi utenti fra i più giovani. Hanno 14 anni gli assuntori segnalati nelle ultime settimane dalle forze dell’ordine alla Prefettura perché trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Lo chiamano speedball ed è il nuovo sballo dei ragazzi: un mix di eroina e cocaina, mescolati in una sigaretta e fumati. Con effetti devastanti, ancor più per la precoce età di chi li assume. A invogliarli maggiormente è anche il costo ridotto delle dosi.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, un grammo di eroina viene venduto a 5 euro, che può arrivare anche a 10 se si tratta di droga tagliata con sostanza di elevata qualità. Proprio come quella trovata dalla polizia sabato scorso in un lussuoso appartamento al quartiere Poggiofranco di Bari, e detenuta da due cittadini albanesi.
Nell’abitazione gli agenti hanno trovato e sequestrato due chili di eroina purissima e sette chili di codeina, componente naturale dell’oppio e solitamente utilizzata in farmaci con sciroppi per calmare la tosse. La codeina, proprio in quanto oppiaceo, viene utilizzata per tagliare l’eroina e potenziarne l’effetto. Si calcola allora che i due chili di eroina, tagliati con la codeina, sarebbero almeno raddoppiati e immessi sul mercato, fruttando almeno 20 mila euro sul mercato al dettaglio.
Gli inquirenti ormai da tempo, infatti, registrano una diffusione capillare dello spaccio in città, con pusher di diverse età in tutti i quartieri e disponibili a offrire diverse tipologie di sostanze. Nei giorni scorsi, il Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Bari ha dato esecuzione, su disposizione della Dda, ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone per la produzione e cessione di sostanze stupefacenti nonché detenzione e ricettazione di armi.
Le indagini hanno accertato che a seguito dell’attività repressiva “a mare” le organizzazioni criminali avevano spostato la produzione dello stupefacente dall’Albania alle province di Bari e Foggia, dove erano anche state sequestrate due piantagioni, coltivate in serre, composte da oltre 8 mila piante di marijuana, per un peso di oltre una tonnellata e mezza, dalle quali sarebbe stato possibile ricavare oltre 10 mila dosi di stupefacente da immettere sul mercato.
Un allarme sulla capillarità dello spaccio a Bari vecchia era stato lanciato dalle stesse forze dell’ordine, che avevano constatato come, in particolare nel fine settimana, si era diffuso fra i giovanissimi l’uso di hashish e marijuana. Ora, la distribuzione altrettanto importante come quella dell’eroina, desta particolare attenzione.