Questa mattina alle 11 nel centro congressi dell’Università del Salento (complesso Ecotekne, via per Monteroni, Lecce), la comunità accademica incontrerà il premio nobel per la letteratura 2021 Abdulrazak Gurnah.
L’iniziativa è stata organizzata dalla professoressa Maria Renata Dolce, coordinatrice del “Programma di italiano per studenti internazionali” del Centro Linguistico di Ateneo. L’ingresso è libero, fino a raggiungimento della capienza della sala ma è possibile anche seguire i lavori in streaming sul web attraverso il portale dell’università. L’incontro sarà introdotto dalla professoressa Maria Renata Dolce e vedrà gli interventi del traduttore italiano di Gurnah, lo scrittore Alberto Cristofori e della professoressa Itala Vivan, massima esperta in Italia di culture e letterature africane.
Sono inoltre in programma un omaggio in musica con il coro polifonico dell’Università del Salento e i saluti istituzionali del rettore Fabio Pollice, del prefetto di Lecce Luca Rotondi, del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva e della direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici Maria Grazia Guido.
Dopo il suo intervento, Abdulrazak Gurnah risponderà alle domande degli studenti presenti, sia universitari che di diverse scuole superiori. L’incontro è patrocinato da prefettura di Lecce, Città di Lecce, Provincia di Lecce, associazione nazionale docenti di Anglistica e associazione italiana di studi sulle culture e letterature di lingua inglese, ed è stato organizzato in collaborazione con Veliero parlante e Lecce legge.
Abdulrazak Gurnah è un romanziere tanzaniano naturalizzato britannico. A diciotto anni, a causa dello scoppio di violenti conflitti nel suo Paese, è costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna, dove continua gli studi e diventa docente di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Inizia a scrivere all’età di ventuno anni e sceglie l’inglese come idioma letterario, nel quale pubblicherà tutti i suoi romanzi. Nel 2021 riceve il premio nobel per la Letteratura «per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti». Tra i suoi romanzi più noti “Paradiso” (Paradise, 1994), selezionato per il Booker Prize e per il Whitbread Prize, “Il disertore” (Desertion, 2005), e “Sulla riva del mare” (By the Sea, 2001), selezionato per il Booker Prize e finalista per il Los Angeles Times Book Awards.