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Taranto, maggioranza in tilt: Melucci “chiama” Italia viva e gli “ex Pasquinelli” occupano l’aula consiliare

Riunione di maggioranza rovente ieri sera a palazzo di città dopo che i consiglieri che sostengono il sindaco Rinaldo Melucci in mattinata erano andati sotto numero su questioni importanti, come la vertenza degli ex lavoratori dell’impianto Pasquinelli, che hanno occupato l’aula in segno di protesta. Melucci, da quanto trapelato, ha strigliato i suoi e ribadito…

Riunione di maggioranza rovente ieri sera a palazzo di città dopo che i consiglieri che sostengono il sindaco Rinaldo Melucci in mattinata erano andati sotto numero su questioni importanti, come la vertenza degli ex lavoratori dell’impianto Pasquinelli, che hanno occupato l’aula in segno di protesta.

Melucci, da quanto trapelato, ha strigliato i suoi e ribadito che l’attuale maggioranza di centrosinistra ha bisogno dell’ingresso di Italia Viva, che conta ben tre consiglieri, Carmen Casula, Michele Patano e Massimiliano Stellato.

Proprio su quest’ultimo, che fu tra i 17 dimissionari che a novembre 2021 fecero cadere la precedente amministrazione Melucci e che all’ultima campagna elettorale ha sostenuto il candidato del centrodestra Walter Musillo, si sono sempre registrati i veti di molti consiglieri di maggioranza. Come ad esempio Enzo Di Gregorio (Pd), che ha ribadito la sua contrarietà all’ingresso di Italia Viva in maggioranza abbandonando la riunione.

La maggioranza è rimasta senza numeri in aula ieri mattina al voto su temi scottanti, come la questione della discarica Vergine, l’autorizzazione integrata ambientale per l’ex Ilva e gli ex lavoratori di Pasquinelli, da mesi senza lavoro.

L’episodio ha scatenato l’opposizione. «Per trovare la maggioranza di Melucci andremo a Chi l’ha visto», commentano sarcastici i consiglieri Massimiliano Di Cuia (Fi), Gianpaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fdi) e Francesco Battista (Lega). «È scomparsa per l’ennesima volta. Non sono riusciti ad approvare un loro ordine del giorno per mancanza dei numeri in aula. Il tutto tra le accorate e legittime proteste di alcuni lavoratori presenti che attendono risposte da circa un anno. Purtroppo quello che accade nel centrosinistra tarantino continua a danneggiare la nostra comunità e ad impedire l’approvazione di provvedimenti e atti anche abbastanza semplici. Taranto non merita tanta sciatteria e non merita di patire le conseguenze dei continui dissidi interni ad una maggioranza esplosa e ormai totalmente in frantumi».

Dello stesso parere il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Gianluca Mongelli. «La città è il balia di capricci politici e personali di una maggioranza strampalata e di un sindaco che azzera giunte, come successo a giugno. A farne le spese sono i tarantini, vessati da tassazione comunale alle stelle, immersi nella sporcizia e nel degrado, illusi da promesse elettorali irrealizzabili, vittime di incompetenza e sciatteria. Il sindaco ci risparmi i soliti balletti, dia le dimissioni per il bene della città».

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