Ha riaperto a Lecce masseria Tagliatelle. Il momento, atteso dopo decenni di inattività, è arrivato grazie a un restauro che ha riportato la struttura di via Ninfeo a un nuovo splendore. Tutto questo è frutto dell’accordo di collaborazione tra Comune e Fondazione con il Sud sottoscritto nel 2020 che ha portato alla pubblicazione di un bando congiunto per la gestione della masseria. In una zona della città in cui non sono presenti cinema, teatri e biblioteche, con il progetto Stazione Ninfeo saranno proposte rassegne letterarie, musicali, teatrali e iniziative cinematografiche. Sono previsti anche laboratori per coinvolgere i cittadini e iniziative in collaborazione con gli istituti scolastici. La cerimonia di inaugurazione si è aperta con un giro di banda partito dal complesso di abitazioni affacciato sul parco. Il nucleo storico di residenti dell’area, coinvolto nelle settimane precedenti in un percorso di memoria dei luoghi, ha percorso insieme al sindaco Carlo Salvemini, all’assessora alle Politiche urbanistiche e patrimonio Rita Miglietta, al presidente della Fondazione con il Sud Stefano Consiglio, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle associazioni la strada verso la masseria, dove è avvenuto il taglio del nastro.
«Masseria Tagliatelle sarà un luogo delle opportunità per il quartiere e la città. Qui si potrà partecipare ad attività culturali, teatrali, lavorare nella sala coworking, frequentare un laboratorio per acquisire competenze o semplicemente entrare e conoscere nuove persone. È un luogo che incoraggia tutti ad uscire di casa e a mettersi in relazione con gli altri. Sarà un luogo capace di ospitare viaggiatori, di stupire i visitatori, di accogliere», dichiara il sindaco Carlo Salvemini.
Al primo piano della masseria è presente un ostello sociale con sedici posti letto che praticherà tariffe agevolate rivolte al terzo settore e ai volontari e garantirà la possibilità di realizzare esperienze di co-housing rivolte a giovani e studenti.
Stazione Ninfeo sarà anche un luogo di formazione, studio e solidarietà. È previsto, infatti, un doposcuola popolare, corsi di formazione per ragazzi neet e attività di supporto dei parenti dei degenti ricoverati nell’ospedale Vito Fazzi. Il Ninfeo delle Fate, struttura ipogea cinquecentesca composta da due ambienti, uno circolare con una vasca utilizzata per abluzioni e un ambiente di ingresso impreziosito dalla presenza di ninfe scolpite in altorilievo, sarà reso accessibile e visitabile grazie alla costruzione di percorsi rivolti a studenti e cittadini. Tra gli spazi della masseria anche un’area bar, una sala coworking e una piccola sala biblioteca.