È in buone condizioni Kone Airon, la bimba nata 9 giorni fa al “Perrino” da una 24enne, originaria del Burkina Faso, sbarcata a Brindisi dalla Geo Barents il 19 settembre scorso e morta in ospedale a causa di un’emorragia cerebrale.
A dare il nome alla piccola è stata proprio Sephora, la madre, che ha fatto in tempo ad abbracciarla prima del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Kone Airon è ricoverata nell’Unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale brindisino, pesa due chili e 900 grammi, si alimenta regolarmente e non ha bisogno di ossigeno. «Il decorso è quindi regolare e sarà dimessa appena possibile», fanno sapere dalla Asl Brindisi.
La piccola è stata affidata ai Servizi sociali del Comune di Brindisi, come da protocollo, ma intanto la Comunità africana di Brindisi, attraverso il presidente Drissa Doumbya, è riuscita a rintracciare la sorella e il padre della bambina, che si trova in Tunisia, grazie alla testimonianza di un’amica di Sephora.
Il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio esprime «profondo dolore per la morte della donna, lo stesso che hanno provato tutti gli operatori sanitari che hanno profuso il massimo impegno nel tentativo, purtroppo vano, di salvarle la vita. Nel dramma vorrei anche condividere la gioia per la nascita di una bella bambina sana, avvenuta in condizioni estreme».