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Il fisico Faggin e il procuratore Gratteri alla prima giornata di ‘Sud e Futuri’

(Adnkronos) - Si è conclusa la prima giornata della quinta edizione di SudeFuturi con il padre del microchip Federico Faggin ed il procuratore capo di Catanzaro neo promosso procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Due diverse sessioni con altri ospiti a confronto a testimonianza di come l'evento, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, guidata dal presidente Nino…

(Adnkronos) – Si è conclusa la prima giornata della quinta edizione di SudeFuturi con il padre del microchip Federico Faggin ed il procuratore capo di Catanzaro neo promosso procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Due diverse sessioni con altri ospiti a confronto a testimonianza di come l’evento, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, guidata dal presidente Nino Foti, in programma a Castellabate e Paestum (Sa) fino a sabato 30 settembre, rappresenti un importante momento di confronto sui possibili futuri del Mezzogiorno. L’evento vede la partecipazione come media partnership del gruppo Pubbliemme–Diemmecom–LaC Network–ViaCondotti21, la collaborazione di AdnKronos e della Fondazione Pio Alferano, il patrocinio dei Comuni di Castellabate, Capaccio Paestum e del Parco nazionale del Cilento. Gli ospiti sono stati introdotti da Paola Bottero, direttore strategico di ViaCondotti21 – Pubbliemme – Diemmecom e Alessandro Russo, direttore editoriale di LaC Network. 

Federico Faggin, fisico di fama mondiale e presidente della Federico and Elvia Faggin Foundation, noto per essere il ‘padre’ del microchip, è stato il protagonista del secondo panel dedicato ai ‘Rischi dell’Intelligenza Artificiale’. Un ritorno per Faggin, che, nella prima edizione di SudeFuturi, ha avuto assegnato il Premio Magna Grecia e nel suo intervento ha spiegato: “Già 35 anni fa studiavo l’IA e posso affermare che un pc non può avere una coscienza. Noi siamo esseri che esistono in una realtà più vasta, più profonda e la nostra coscienza non è il segnale elettrico del pc, è una marcia in più, è un fenomeno quantistico. Noi siamo entità coscienti con libero arbitrio. Il fatto che le macchine oggi riescono a imitare le azioni degli uomini è pericoloso. La nuova tecnologia è uno strumento fantastico, ma ci sono persone che la possono utilizzare in modo cattivo e bisogna essere seri su questo tema. Dobbiamo crescere in fretta e capire di più dell’IA e non possiamo farci dominare da chi la controlla”.  

Nello spazio conclusivo dedicato alla ‘Globalizzazione delle mafie nello spazio digitale’ è intervenuto anche il procuratore Nicola Gratteri. “La ricetta Catanzaro è stata una ricetta vincente- ha dichiarato – Ha portato risultati importanti che hanno dato credibilità alla magistratura e dato speranza a migliaia e migliaia di calabresi che l’avevano persa, quindi il metodo Catanzaro per Napoli penso vada moltiplicato per tre, considerate le dimensioni dell’ufficio.”  

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