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La Puglia avrà 144 punti di facilitazione digitale. Delli Noci: «Così nessuno sarà lasciato indietro»

«La Puglia avrà i suoi 144 punti di facilitazione digitale gestiti dai Comuni da attivare, in modalità fissa o itinerante, a rotazione su più sedi, presso i 216 spazi pubblici messi a disposizione dai Comuni aderenti all’iniziativa». Lo annuncia l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, a conclusione della fase di valutazione delle istanze…

«La Puglia avrà i suoi 144 punti di facilitazione digitale gestiti dai Comuni da attivare, in modalità fissa o itinerante, a rotazione su più sedi, presso i 216 spazi pubblici messi a disposizione dai Comuni aderenti all’iniziativa». Lo annuncia l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, a conclusione della fase di valutazione delle istanze di ammissione a finanziamento per i punti di facilitazione digitale presentate dai Comuni capofila e dai consorzi degli Ambiti territoriali sociali (Ats).

Si tratta di punti di accesso fisici, solitamente situati in luoghi di accesso pubblico o all’interno di spazi o centri di aggregazione socio-culturale, in cui saranno forniti servizi di assistenza e alfabetizzazione digitale per incrementare la percentuale di popolazione in possesso di competenze digitali di base.

Sono 43 le proposte progettuali degli Ambiti territoriali sociali ammesse per un contributo complessivo di 5,8 milioni euro destinato ai Comuni pugliesi aderenti al progetto finanziato dal Pnrr.

«Una notizia importante che giunge all’indomani della pubblicazione del primo report pubblicato dalla Commissione Ue sugli obiettivi del decennio digitale, secondo cui l’Italia è fanalino di coda in Europa con il 46% della popolazione che dispone di competenze digitali minime», evidenzia Delli Noci.

Con l’attivazione dei 144 punti di facilitazione digitale, la Puglia compie «un altro importante passo verso la costituzione della rete che vede ora impegnati gli Ats nell’avvio operativo delle attività di facilitazione mediante proprio personale dipendente, accordi con enti del terzo settore o affidamento a società di formazione, con l’obiettivo di fornire i primi servizi in tutti i punti entro la fine del 2023», dice ancora l’assessore regionale allo Sviluppo economico.

Formare al digitale tutti coloro che per varie ragioni ne sono esclusi è «un’urgenza e una priorità perché significa migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi pubblici digitali ai cittadini e alle imprese, per semplificarne la vita, ridurre i tempi di attesa e fare in modo che tutti possano sfruttare le possibilità offerte dalle tecnologie digitali», conclude.

In questa fase, gli Ambiti territoriali sociali stanno sottoscrivendo i disciplinari attuativi con la Regione e definendo in collaborazione con la società in house InnovaPuglia le attività di monitoraggio dell’attivazione dei punti, l’animazione territoriale e la comunicazione nei confronti degli utenti.

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