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Migranti, botta e risposta Italia-Germania continua: cosa succede

(Adnkronos) - Germania 'stupita' dalle polemiche dell'Italia sui migranti, con Berlino che ha ribadito il finanziamento ad alcune Ong e indicato oggi - attraverso le parole della ministra dell'Interno Nancy Faeser - come unica via una "soluzione europea" al problema. La Germania, alla linea della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ("sostenere gli Stati di origine…

(Adnkronos) – Germania ‘stupita’ dalle polemiche dell’Italia sui migranti, con Berlino che ha ribadito il finanziamento ad alcune Ong e indicato oggi – attraverso le parole della ministra dell’Interno Nancy Faeser – come unica via una “soluzione europea” al problema. La Germania, alla linea della presidente del Consiglio Giorgia Meloni (“sostenere gli Stati di origine dei migranti e per aiutare gli Stati di transito a smantellare le reti criminali di trafficanti di esseri umani”), ha risposto con la ministra degli Esteri Annalena Baerbock: si deve “offrire protezione a chi è in pericolo in mare” e non si possono invece “respingere le imbarcazioni quando sono in alto mare”. Non accenna a placarsi, quindi, il botta e risposta tra i tedeschi e Roma sul tema. 

In attesa della visita a Berlino di Antonio Tajani, è stato proprio il ministro degli Esteri a contrattaccare ieri, giudicando “un po’ strano” l’atteggiamento del governo tedesco sul tema e domandandosi quindi “perché vuole che tutti i migranti arrivino tutti in Italia”. Giovedì, ha spiegato Tajani a In Mezz’ora, “sarò a Berlino e con la ministra degli Esteri tedesca parlerò della questione Ong, per cercare di capire perché questa decisione di finanziare un’Ong per lavorare in Italia, è un po’ strano questo atteggiamento”. 

Proprio nelle stesse ore, la ministra tedesca Baerbock ribadiva però l’opposizione di Berlino ai regolamenti sulla crisi del Patto della Ue per migrazione e asilo, affermando che questo permetterebbe ad altri Paesi membri di mandare ancora nuovi migranti in Germania. “Invece delle procedure ordinate, l’ampia discrezionalità che l’attuale proposta per i regolamenti delle crisi garantisce nel caso di una crisi di fatto creerebbe di nuovo incentivi per inviare grandi numeri di rifugiati non registrati in Germania”, scriveva la ministra in un post su X, chiedendo che “le preoccupazioni tedesche vengano tenute in considerazione” in modo che il sistema di asilo europeo “funzioni in stato di crisi invece che aprire i cancelli al caos”. 

Il monito della Germania all’Italia sui migranti era arrivato il 22 settembre scorso. “L’Italia non si attiene” al meccanismo “di riammissione” previsto da Dublino per i migranti. “E fino a quando l’Italia non lo farà, non accoglieremo più rifugiati”, aveva infatti dichiarato la ministra dell’Interno Faeser, chiedendo al governo di Roma di “venirci incontro” e adempiere ai suoi obblighi. 

Intanto, a tendere una mano all’Italia, è il presidente francese Emmanuel Macron, pronto a collaborare per una “risposta europea” in materia. E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto “con grande interesse” la proposta di Parigi. “La risposta è europea. dobbiamo avere un approccio coerente con i Paesi di origine e di transito. La maggior parte dei migranti sbarcati Lampedusa proviene dall’Europa subsahariana. La Francia invia aiuti a questi Paesi. Dobbiamo condizionare i nostri aiuti a una politica responsabile”. Dobbiamo dire ‘vi aiuteremo, ma dovete permetterci di smantellare le reti coinvolte in questo traffico nel vostro Paese”, ha spiegato Macron sulla questione degli sbarchi in Europa e in particolare in Italia.
 

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