Gli studenti in questi ultimi giorni hanno organizzato una serie di scioperi per difendere il loro diritto alla… frescura.
Le temperature sono aumentate e, dunque, il settembrino ritorno a scuola ha rappresentato una vera sudata collettiva.
Nelle classi, già in sovrannumero, il clima è torrido e i nostri ragazzi sono ormai diventati delle vere “teste calde”.
Ci vorrebbero dei condizionatori d’aria, ma ben tarati, per evitare che le teste calde possano diventare delle “cape fresche”. Insomma, una via di mezzo.
Ma in Italia questa è sempre la via meno percorsa. Perciò anche stavolta, invece di trovare soluzioni immediate, la Politica si dividerà tra chi andrà di qua e chi di là inscenando inutili polemiche.
Di certo la Scuola italiana da anni ha intrapreso una strada irta ed in salita. Adesso ci voleva anche il riscaldamento globale a peggiorare la situazione.
Un abbraccio a ragazzi ed insegnanti che non se la passeranno bene almeno per un’altra quindicina di giorni. Vis et animo!