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Covid Italia, Ricciardi: “Dati inaffidabili, in balia di eventi senza sorveglianza”

(Adnkronos) - "Oggi i dati sui contagi Covid 19 sono totalmente inaffidabili considerando che i test non vengono fatti sistemanticamente, in pratica manca un monitoraggio reale". E' l'allarme lanciato all'Adnkronos Salute da Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma. "I numeri che ci interessano - sottolinea l'esperto - sono quelli della pressione sugli…

(Adnkronos) – “Oggi i dati sui contagi Covid 19 sono totalmente inaffidabili considerando che i test non vengono fatti sistemanticamente, in pratica manca un monitoraggio reale”. E’ l’allarme lanciato all’Adnkronos Salute da Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. “I numeri che ci interessano – sottolinea l’esperto – sono quelli della pressione sugli ospedali e le strutture sanitarie e questa, al momento, rimane tollerabile, assolutamente contenuto”.  

Ma anche se la pressione ospedaliera resta bassa “non possiamo accontentarci perché il virus si sta diffondendo e ha una grande capacità diffusiva. Va combattuto. Bisogna investire sulla sorveglianza”.  

In questa fase in cui Sars-Cov- 2 è nuovamente in espansione “se non attiviamo strategie di sorveglianza e prevenzione, coordinate, siamo in balia degli eventi. Al momento tutto questo non c’è. Bisogna essere rapidi, perché il tempo è tutto”. Ricciardi ricorda che il Governo americano “ha avviato proprio ieri un programma di test Covid gratuiti per favorire il monitoraggio del virus. Parliamo di un sistema di assistenza che è privato. Ma è un buon esempio”.  

E tanto più “un sistema pubblico come il nostro, deve agire. Dare indicazioni. Senza linee guida basate sull’evidenza scientifica siamo al fai da te. Non ci servono misure improvvisate soprattutto per quanto riguarda le strutture più a rischio come le scuole, gli ospedali e le residenze sanitarie assistenziali – sottolinea – Queste meritano una strategia coordinata che, naturalmente, deve arrivare dalle Istituzioni. Serve sorveglianza per sapere dove si va; prevenzione per evitare conseguenze peggiori; coordinamento per far sì che tutti quanti abbiano linee guide basate sulle evidenze. E bisogna agire presto”. 

 

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