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Bari, a Pane e pomodoro arrivano i guardaborse abusivi: si offrono di controllarle al costo di un euro o di un caffè

«Vada, vada tranquilla a farsi il bagno, la borsa la guardo io». Sulla spiaggia barese di Pane e pomodoro arrivano i “parcheggiatori abusivi di borse”. Non un servizio autorizzato dal Comune di Bari, ma un nuovo escamotage inventato da personaggi senza lavoro per sbarcare il lunario. Accade da qualche giorno, e sono numerosi i bagnanti…
(foto di Luca Turi)

«Vada, vada tranquilla a farsi il bagno, la borsa la guardo io». Sulla spiaggia barese di Pane e pomodoro arrivano i “parcheggiatori abusivi di borse”. Non un servizio autorizzato dal Comune di Bari, ma un nuovo escamotage inventato da personaggi senza lavoro per sbarcare il lunario.

Accade da qualche giorno, e sono numerosi i bagnanti avvicinati da “gentili” uomini che, in cambio di un euro, sono pronti a vigilare su borse mare, chiavi, cellulare e indumenti, spesso presi di mira dai ladri. I gentili custodi sono anche affidabili e, a quanto pare, nessuno ha mai avuto motivo di lamentarsene. Non si può però ignorare che gli ingegnosi guardiani sostituiscano, di fatto, un servizio particolarmente importante e al momento assente.

Da anni, infatti, la spiaggia di Pane e pomodoro è stata terra di razzia per cittadini e turisti che, incautamente, hanno depositato sulla sabbia i loro beni (telefoni cellulari, portafogli, chiavi dell’auto e di casa, persino indumenti) per andare a farsi il bagno e, una volta usciti dall’acqua, non li hanno più ritrovati. Inutili sono state, puntualmente, le denunce alle forze dell’ordine che mai sono riuscite a ritrovare quanto sottratto.

Un tentativo l’amministrazione lo aveva anche fatto, istituendo un chiosco gestito dalla Multiservizi, al quale lasciare i propri beni, ma dal 2020 il servizio è stato cancellato. Per quattro anni era stato particolarmente utile, in certi casi provvidenziale, consentendo ai vacanzieri della porta accanto di godersi un bagno rilassato: dalle 7 alle 20, ogni giorno, il chiosco a poca distanza dal varco principale garantiva la tutela di documenti, chiavi, smartphone in 18 armadietti presidiati.

Poi è stato il tempo del Covid e lo smantellamento, ma la cosa più preoccupante è che il Comune al momento non intende riportarlo in funzione, sia per ragioni sanitarie (legate proprio ai vincoli Covid, solo momentaneamente allentati) sia per motivazioni giuridiche, anche se l’obiettivo resta la riattivazione.

Intanto, in una sorta di “sicurezza fai da te”, a Pane e pomodoro lo Stato cede il posto all’antistato, come troppo spesso accade in territori facile preda delle organizzazioni criminali. “Dottore, un caffè” non sarà più dunque soltanto una persona “fidata” che ti guarda l’auto, ma anche tutti i tuoi beni preziosi: telefonino, chiavi di casa e ciabatte.

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