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Al via in Puglia una campagna contro lo spreco dell’acqua: testimonial è Vincenzo Schettini – VIDEO

Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico, è testimonial della nuova campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione Puglia per contrastare lo spreco dell'acqua. La campagna di comunicazione nasce dalla necessità di incoraggiare un consumo consapevole e responsabile delle risorse idriche, specialmente tra le giovani generazioni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per…

Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico, è testimonial della nuova campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione Puglia per contrastare lo spreco dell’acqua.

La campagna di comunicazione nasce dalla necessità di incoraggiare un consumo consapevole e responsabile delle risorse idriche, specialmente tra le giovani generazioni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.

La campagna si compone di una parte visual e di un video. Il visual rielabora il concetto legato all’espressione “Si salvi chi può!”, diffusa nel cinema del Novecento e in numerose campagne di comunicazione pubblica, e lo declina in tre varianti che rendono l’idea dell’emergenza e dell’insufficienza delle risorse idriche: “Si disseti chi può!”, “Si lavi chi può!” e “Si innaffi chi può!”.

L’acqua, infatti, è un bene a rischio. Nel mondo, il 40% delle persone deve fare i conti con la scarsità di risorse idriche, ma la cifra è destinata ad aumentare a causa della crisi climatica. Sono, inoltre, 785 milioni le persone che, già oggi, non hanno accesso all’acqua potabile. I gesti quotidiani più semplici come bere, lavarsi o innaffiare le piante potrebbero presto rivelarsi un privilegio per pochi.

A questo, si aggiungono le inefficienze della rete idrica: in Italia, la percentuale di acqua immessa nelle reti idriche che si disperde lungo il tragitto che la porta nelle case si attesta in media al 42%. Dal 2014, inoltre, è cresciuto il numero di famiglie italiane che denunciano l’inefficienza del sistema di gestione dell’acqua, con prestazioni migliori al Nord Italia rispetto al Centro e al Mezzogiorno. Ciò nonostante, secondo il sesto Rapporto sullo stato del capitale naturale d’Italia, redatto nel 2022 dall’Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, nel nostro Paese rileva un’assenza di azioni politiche per recuperare i ritardi accumulati sulla tutela e il ripristino degli ecosistemi legati all’acqua.

La campagna di comunicazione, promossa dalla struttura speciale di Comunicazione istituzionale della Regione Puglia e cofinanziata dall’Unione europea. Il suo obiettivo, ha dichiarato il direttore Rocco De Franchi, è «lanciare un messaggio fondamentale: gli investimenti infrastrutturali che la Regione Puglia e l’Acquedotto pugliese stanno facendo devono essere accompagnati da un utilizzo quotidiano virtuoso dell’acqua».

Le strategie che l’Acquedotto pugliese e la Regione Puglia attuano per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse idriche «vanno in più direzioni, ha spiegato la direttrice generale di Acquedotto pugliese, Francesca Portincasa. «L’asse portante – ha aggiunto – è quello del recupero delle perdite. Su questo, siamo impegnati in un piano straordinario di sostituzione delle reti e nel cosiddetto smart water management, che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare la gestione dell’acqua, ridurre il prelievo dalle fonti e distribuire meglio l’acqua quando serve e dove serve. In secondo luogo, c’è il tema del riuso: siamo la prima Regione in Italia per riutilizzo delle acque reflue ben depurate, che rappresentano una grande ricchezza e consentono di ridurre i costi degli agricoltori e di risparmiare la falda. Un’altra strategia riguarda la ricerca di fonti d’acqua alternative».

Fino a dieci anni fa, ha detto il presidente dell’Autorità idrica pugliese, Antonio Matarelli, «il 54% delle risorse idriche immesse in rete si perdeva; ora, dopo un lavoro attento e puntuale, questa percentuale si è ridotta al 44%». Ridurre le perdite «è importante – ha sottolineato -, ma dobbiamo anche agire sullo sperpero e sui comportamenti delle persone: dobbiamo intervenire sui cittadini affinché comprendano che l’acqua è un bene prezioso, che nella nostra regione è carente, e che il suo uso deve essere consapevole».

Nel primo video pubblicato sui canali social della Regione Puglie e di Acquedotto pugliese, spiega Schettini, «utilizzo la fisica per spiegare alle persone, specialmente alle più giovani, che per compiere i gesti quotidiani come lavarsi il viso o i denti non è necessario aprire tutto il rubinetto. La fisica ci può aiutare ad adottare alcuni accorgimenti che consentono il risparmio idrico. Nel video spiegherò a tutti come fare».

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