«Abbiamo concluso il programma 2014-2020, siamo nella fase di obbligazione dei bandi, siamo in fase di definizione dei programmi strategici sulla condivisione che c’è anzitutto con la nostra regione confinante italiana, il Molise, ma anche con i nostri vicini di mare e quindi con questo Adriatico che ci unisce ad Albania e Montenegro. Abbiamo una responsabilità di questo programma che punta alla loro preadesione e che costruisce le condizioni di una collaborazione unica come abbiamo fatto nel settore fiscale, nell’energia, nel digitale, nell’aerospazio, nello settore culturale e del turismo», lo ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, a margine dell’evento “Da Italy-Albania-Montenegro a Interreg Ipa South Adriatic. La cooperazione continua: passaggio di testimone al nuovo Programma” che si è svolto oggi in Fiera del Levante a Bari.
Il centro dell’evento la costruzione di un percorso comune per rafforzare la cooperazione transfrontaliera nelle regioni del Sud Andriatico.
Durante l’incontro sono stati evidenziati i risultati del Programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014-2020 ed è stato ufficializzato l’inizio di una nuova fase di cooperazione e sviluppo regionale.
A seguire, una tavola rotonda dedicata alla presentazione dei 5 Progetti Strategici finanziati dal nuovo Programma Interreg IPA South Adriatic ed approvati di recente: SA Creativity, SA Resilience, SA Connectivity, SA Skills ed SA Governance. A discuterne, rappresentanti dei tre paesi e Lead Partner di progetto.
Nelle conclusioni uno sguardo sul futuro, con dettagli sul prossimo Bando per Progetti Standard.
«Credo che il tema della logistica sia l’asse portante, come ho detto più volte anche il presidente del consiglio dell’Albania Edi Rama quando definisce la possibilità che attraverso il collegamento portuale si costruiscono le condizioni per un dialogo con i Balcani. Bisogna far sì che i loro porti diventino la nostra porta d’accesso ai Balcani e che i nostri porti siano la loro porta d’accesso all’Europa. Questa cooperazione può generare un tema di sviluppo economico e quindi costruire delle basi logistiche che cooperano e collaborano, per cui questi progetti servono a costruire anche prassi comuni», ha concluso Delli Noci.