L’abbraccio tra i due competitor under 40 è il gesto più bello dell’intera campagna elettorale a Martina Franca. Lo sconfitto Mauro Bello (centrodestra) si congratula con il vincitore Gianfranco Palmisano (centrosinistra) a risultato acquisito: un esempio di fair play inusuale a queste latitudini.
Palmisano, assessore comunale ai Lavori pubblici, raccoglie 12.947 preferenze (51,82 per cento) e le liste del polo progressista e moderato (52,2) battono nettamente gli avversari (45,2). «La città ha compreso il nostro progetto politico – commenta il primo cittadino entrante – e ha creduto in noi. Il primo passo sarà aprire un tavolo sul Piano urbanistico generale».
Il risultato è storico: nella cittadina della Valle d’Itria per la prima volta il centrodestra perde al primo turno. È il frutto dell’azione dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e dell’uscente Franco Ancona, garanti di una coalizione eterogenea. «Sono stato leale con questi ragazzi, che però devono assumersi le proprie responsabilità. Saremo accanto a loro e li sosterremo», afferma il primo.
Mauro Bello si ferma a 11.304 voti, paga le divisioni, le scelte e i ritardi della classe dirigente locale e qualche errore di gioventù. «Tornerò a svolgere il mio ruolo di consigliere d’opposizione – commenta – con ancor maggior senso di responsabilità e rispetto per le istituzioni». Niente da fare per Antonio Lafornara (Partite Iva) che non entra in consiglio comunale, al contrario di Donato Bufano, Nunzia Convertini, Pasqualina Castronuovo e Tiziana Schiavone (Pd); Valentina Lenoci, Paolo Vinci e Giuseppe Serio (Visione comune); Angioletto Gianfrate, Giovanni Basta e Veronica Fumarola (Insieme); Gianfranco Castellana, Franco Guarini e Carlo Dilonardo (Lista Palmisano); Vincenzo Angelini e Angelita Salamina (Città nuova). E ancora, Mauro Bello; Nicola Gallone e Fabio Chiarelli (Movimento Pulito); Grazia Lillo e Oronzo Basile (Fdi); Alessandro Calabrese e Mina Fumarulo (Martina è Bello); il consigliere regionale leghista Giacomo Conserva (Martina domani) e l’imprenditore Michele Marraffa (Fi).
