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Alla Fiera del Levante il primo memorial dedicato ad Alessandro Ambrosi: premiate auto e moto d’epoca

Si è svolto stamattina, nell'ambito dell'86esima edizione della Campionaria internazionale cominciata ieri a Bari, il primo memorial Alessandro Ambrosi, presidente della Nuova Fiera del Levante, scomparso il 14 giugno scorso a 71 anni. L'evento è organizzato dallo stesso Ente, guidato da Gaetano Frulli, in collaborazione con l'Old cars club presieduto da Antonio Durso, in omaggio…

Si è svolto stamattina, nell’ambito dell’86esima edizione della Campionaria internazionale cominciata ieri a Bari, il primo memorial Alessandro Ambrosi, presidente della Nuova Fiera del Levante, scomparso il 14 giugno scorso a 71 anni.

L’evento è organizzato dallo stesso Ente, guidato da Gaetano Frulli, in collaborazione con l’Old cars club presieduto da Antonio Durso, in omaggio ad Ambrosi che a lungo si è speso per la presenza della storicità del made in Italy sulle due e quattro ruote all’interno della Campionaria.

In questa prima edizione sono state premiate una Fiat 600 multipla del 1963, simbolo del made in Italy e del boom economico di quegli anni, e, tra le due ruote che ben rappresentano le centenarie, una Bianchi P175 del 1923, simbolo di quel ritorno alle competizioni con il grande Nuvolari; pochi ricordano infatti che l’asso della velocità si cimentò anche nel pilotare le due ruote e proprio il binomio Bianchi – Nuvolari si imporrà spesso come vincitore assoluto superando moto e piloti della classe 500.

La “freccia celeste” è stata esposta proprio a 70 anni esatti dalla scomparsa del grande pilota mantovano.

Numerose le auto e le moto presenti nella zona prospiciente l’ingresso Agricoltura, tutte rigorosamente italiane e che hanno ben rappresentato il design nel mondo tra cui prestigiosi esemplari di Alfa Romeo e Fiat Lancia.

«Le auto sono importanti per noi italiani perché rappresentano la storia del nostro Paese. Inoltre io sono un grande appassionato di auto e Sandro lo era di auto e moto», afferma il presidente Frulli spiegando che «è stato facile pensare a un memorial a lui dedicato, ovvero a colui che ha voluto questa iniziativa e di cui io oggi rappresento il testimone».

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