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«Più risorse per il Ssn»: la Giunta regionale pugliese approva la proposta di legge da avanzare alle Camere

«Dopo aver denunciato la mancanza di fondi a supporto del Servizio sanitario nazionale, occorreva dare un segnale forte. Una proposta che non ha uno spirito polemico nei confronti del Governo; al contrario, mira a instaurare un dialogo costruttivo per tutelare un interesse collettivo che va al di là dei colori politici, quale è l’accesso ai…

«Dopo aver denunciato la mancanza di fondi a supporto del Servizio sanitario nazionale, occorreva dare un segnale forte. Una proposta che non ha uno spirito polemico nei confronti del Governo; al contrario, mira a instaurare un dialogo costruttivo per tutelare un interesse collettivo che va al di là dei colori politici, quale è l’accesso ai servizi sanitari senza disuguaglianze». Lo affermano il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, in riferimento alla proposta di legge sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale, e da avanzare poi alle Camere, che ha l’obiettivo di assicurare che il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, a decorrere dal 2023, sia incrementato su base annua dello 0,21% del Prodotto interno lordo nominale italiano per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027, fino a raggiungere una percentuale di finanziamento annuale non inferiore al 7,5% del prodotto interno lordo nominale tendenziale dell’anno di riferimento.

Con questo provvedimento, la Puglia si unisce all’Emilia Romagna e alla Toscana in un percorso di difesa del diritto alla salute, che passa anche attraverso la proposta di superare i vincoli di spesa imposti per il personale sanitario.

Già nel 2022, molte Regioni hanno avuto difficoltà a garantire il pareggio di bilancio. La Puglia, in particolare, è riuscita a colmare il sottofinanziamento nazionale e la mobilità sanitaria solo attraverso l’utilizzo di risorse provenienti dal bilancio autonomo.

Gli interventi proposti, il cui impatto in termini di incremento di risorse a livello nazionale varrebbe 4 miliardi di euro per ciascun anno a partire dall’anno 2023, sono necessari per continuare ad assicurare il diritto essenziale alla salute, che deve restare pubblica e universale.

La Regione Puglia, inoltre, ha avviato una serie di azioni volte al contenimento della spesa sanitaria, ma il rilancio della sanità pubblica, fanno sapere dalla Regione, “non può prescindere da un adeguamento del Fondo sanitario nazionale rispetto alle reali necessità dei cittadini ed alle specifiche esigenze territoriali”.

«Riteniamo che questa proposta di legge rappresenti un passo decisivo in direzione del riconoscimento del diritto alla salute per tutti, così come previsto dalla nostra Costituzione – aggiungono Emiliano e Palese -, dal momento che implementare la dotazione finanziaria del sistema sanitario consentirebbe di realizzare obiettivi concreti per migliorare la qualità della vita dei pugliesi, a partire dall’abbattimento delle liste d’attesa».

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