SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Da Bari un modello di formazione europea per giovani nefrologi: in 40 da 13 Paesi studiano al Policlinico

Quaranta giovani nefrologi provenienti da 13 diversi Paesi si sono formati negli ultimi due anni grazie a un corso di alta formazione in Nefrologia interventistica che ha avuto il Policlinico e l’Università di Bari come capofila. Lezioni a distanza, tirocini pratici con tecnologie all’avanguardia nelle sedi specialistiche, simulatori avanzati per la formazione medico-chirurgica, una piattaforma…

Quaranta giovani nefrologi provenienti da 13 diversi Paesi si sono formati negli ultimi due anni grazie a un corso di alta formazione in Nefrologia interventistica che ha avuto il Policlinico e l’Università di Bari come capofila.

Lezioni a distanza, tirocini pratici con tecnologie all’avanguardia nelle sedi specialistiche, simulatori avanzati per la formazione medico-chirurgica, una piattaforma dedicata open access per la formazione di giovani nefrologi. Sono tra le caratteristiche che hanno reso il corso tra i più innovativi in Europa.

Il progetto Erasmus N-Path, coordinato dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, è l’acronimo di Nephrology Partnership for Advancing Technology in Healthcare, ma path significa anche semplicemente sentiero, quello che ha coinvolto in due anni i quaranta giovani nefrologi in un percorso di formazione suddiviso in quattro curricula indipendenti: Esperto renale in patologia molecolare, Esperto renale in accesso vascolare, Esperto renale in ecografia medica ed Esperto renale in dialisi peritoneale.

Nel corso sono state coinvolte due importanti società scientifiche a livello europeo (l’European renal association e la Vascular access society) e hanno partecipato centri di ricerca e università di sei Paesi europei: l’Amsterdam University Medical Center, l’Academic Hospital di Maastricht, il General University Hospital di Praga, il Parc Tauli University Hospital di Barcellona, l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Patras e l’University Medical Center di Ljubljana.

«Siamo felici e orgogliosi di aver ottenuto questo importante risultato. L’Unione europea ha distintamente premiato la qualità del progetto ma soprattutto l’importanza della nostra sfida: potenziare la formazione dei giovani nefrologi al fine di trattare meglio le malattie renali, patologie in costante crescita e gravate da un alto tasso di mortalità cardiovascolare e dagli alti costi sociali», spiega il professor Loreto Gesualdo, coordinatore scientifico del consorzio N-Path, che ha aperto i lavori del convegno internazionale con un intervento sul tema “Formazione in nefrologia: dove stiamo andando?”.

Il consorzio N-Path ha sviluppato un percorso educativo innovativo e multidisciplinare caratterizzato da un approccio di apprendimento misto (blended learning) centrato sul paziente al fine di sviluppare un modello completo in grado di supportare nuove migliori pratiche educative.

Il modello educativo N-Path è caratterizzato da nozioni teoriche e cliniche in ambito nefrologico interventistico, e quindi adatto per essere scalato commercialmente a livello europeo da futuri stakeholder in una fase successiva.

ARGOMENTI

bari
n-path
nefrologi
policlinico di bari

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!