Il derby dello Iacovone va al Taranto che, con due reti nella ripresa, piega il Foggia. Da spartiacque fa il riposo, perché se nel primo tempo erano stati i rossoneri a farsi preferire (pur creando poco), nella ripresa è stato esattamente l’opposto. Il primo Taranto della stagione presenta diverse novità in campo, ma non si differenzia nello schema che rimane 3-5-2. Degli undici in campo la maggioranza, sei a cinque, spetta ai nuovi arrivati, per cui davanti a Vannucchi ci sono subito Enrici ed Heinz e sulla mediana Calvano e Zonta fungono da mezzali e Bonetti da centrale. Davanti, Cianci è supportato da Bifulco. Il Foggia risponde con il 4-3-1-2 che vede la vecchia guardia Schenetti muoversi alle spalle di Tounkara e Tonin. Spesso il trequartista, in fase di non possesso, arretra sulla linea dei centrocampisti dove agiscono Martino, Marino e Di Noia.
Nonostante si tratti di un derby, che con sé dovrebbe portare una carica emotiva importante con annessa presenza di oltre 9000 spettatori, la partita non decolla. Nei primi trenta minuti si assiste a una gara piatta senza sussulti. Gli ionici non trovano sbocchi e ogni tentativo evapora ancora prima di intravedersi. I dauni, invece, controllano senza particolare affanni e corrono in modo oculato. Si fanno preferire in fase offensiva, anche perché Schenetti, senza dare punti di riferimento, porta sempre via un uomo. Anzi al 41’ calcia verso la porta, ma deve accontentarsi dell’esterno della rete. Il Taranto risponde al 45’ in ripartenza tre contro due con Bifulco che serve Zonta al limite, il cui tiro a giro è fuori di un metro. Carillo, un minuto dopo, si fionda di testa da calcio d’angolo ma alza troppo la mira.
Nella ripresa Capuano opera un duplice cambio, con l’ingresso di Fiorani e Kanoute al posto di Bonetti e Zonta, che rimodula la squadra in un 3-4-3. I risultati sono subito tangibili, soprattutto con l’innesto di Panico. Cresce la squadra di casa che passa al 19’ sugli sviluppi di un angolo battuto da Ferrara. La palla è per Antonini, stop di petto e destro imparabile alle spalle di Dalmasso. La reazione rossonera è sterile. Il Taranto ha gioco facile e raddoppia al 39’ in ripartenza. Il cross di Samuele, entrato poco prima è perfetto per Kanoute che mette dentro di testa.
Il post gara ha dell’assurdo, perché nel settore occupato dagli ospiti (Circa Sud) è scoppiato un vasto incendio. Pare abbia preso fuoco del materiale presente sul posto, ma la causa non è ancora nota. Il fumo ha letteralmente invaso la tribuna dell’Erasmo Iacovone e ha costretto il Taranto ad annullare la prevista. conferenza stampa. Scortati dalla polizia, i tifosi del Foggia hanno lasciato lo stadio alle 23.40, un’ora e dieci dopo il triplice fischio.
TABELLINO
TARANTO-FOGGIA 2-0
RETI: 19’ st Antonini, 39’ st Kanoute
TARANTO (3-5-2): Vannucchi; Heinz, Antonini Enrici; Romano (7’ st Panico), Calvano (37’ st Papaserio), Bonetti (1’ st Fiorani), Zonta (1’ st Kanoutè) Ferrara; Bifulco, Cianci (31’ st Samuele) A disp.: Loliva, Di Serio, Riggio, Kondaj, Orlando, Capone. All. Capuano
FOGGIA (4-3-1-2): Dalmasso; Salines, Marzupio, Carillo (44’ st Antonacci) Rizzo; Martini (12’ pt Vezzoni) Marino, Di Noia (44’ st Vacca); Schenetti (28’ st Embalo), Tounkara (1’ st Peralta), Tonin. A disp.: Cucchietti, De Simone, Pazienza, Agnelli, Fiorini, Papazov, Rossi, Brancati. All.: Cudini
ARBITRO Arena di Torre del Greco. Guardalinee: Croce e Pizzoni. Quarto uomo: Allegretti
NOTE: ammoniti: Antonini (T), Calvano (T), Capuano (allenatore Taranto), Carillo (F), Fiorani (T). Angoli: 7-5 per il Foggia; rec: 3’ pt, 6’ st; spettatori: 9.300