In una notte shakespeariana di (quasi) fine estate, nel teatro del San Nicola va in scena una partita che sembra ricalcare in pieno il copione di quattro mesi fa. Era il primo maggio e in quel Bari-Cittadella il gol di Maistrello sul finale della partita aveva tarpato una delle due ali dei biancorossi, in volo verso il secondo posto in classifica. E pur trovandoci ancora all’inizio del campionato, anche questo 1-1 ha dato importanti segnali sullo stato della squadra.
In campo la squadra si presenta per la prima volta col terzo kit gara, in una veste da oro nero. Proprio come il petrolio, di cui il Bari sembra fare il pieno nella prima parte del primo tempo, salvo poi esaurirsi in fretta durante il match. Nel Cittadella è invece presente Cassano, alla prima da titolare con i veneti. Non un parente del barese Antonio, ma anche per lui, nato e cresciuto a Barletta, i biancorossi sono dei vicini di casa. All’ingresso in campo, la Curva Nord accoglie i calciatori del Bari con un forte messaggio rivolto a De Laurentiis: «Prestiti da elemosinare niente acquisti di proprietà: non scherzate con la nostra fedeltà».
E mentre la curva chiede a gran voce «un presidente da Serie A», ai biancorossi bastano sei minuti per sbloccare la partita. Lo fa proprio uno di quei prestiti. Sfruttando un cross di Sibilli, Nasti irrompe sul primo palo per staccare di testa e girare con forza il pallone. Praticamente uno di quei movimenti “alla Icardi”, decantato dal numero nove biancorosso come suo punto di riferimento. «Il primo gol lo voglio segnare al San Nicola», aveva detto in settimana. Detto, fatto.
I successivi minuti galvanizzano la squadra di Mignani, sempre pericolosa tra le linee. Dopo il “cooling break”, però, il Cittadella riesce a risalire il campo e al 32’ un lampo di Cassano suona la carica. Il classe 2003 barlettano si presenta al limite dell’area di rigore del Bari e con un tiro a giro col mancino fa sussultare i 22.000 tifosi presenti, colpendo il palo. Grazie alla sua verve, il Cittadella riconquista il pallino del gioco e crea spesso disordini nell’area di rigore del Bari. Il secondo tempo parte sugli stessi binari su cui aveva viaggiato poco prima la partita. Tra i tifosi baresi si inizia a mugugnare, colpa di una formazione che appare sempre meno brillante e incapace di arrivare vicino alla porta di Kastrati.
Gli uomini di Mignani ci riescono solo due volte dopo l’ingresso di Edjouma, in grande spolvero al minuto 87 dopo un numero in progressione e un tiro terminato di poco al lato del palo destro. Ma il centrocampista francese non intimorisce il Cittadella, che al minuto 89 ripete il copione dell’ultima sfida del San Nicola. Inizialmente Brenno si esalta su una conclusione di Maistrello, ma sul calcio d’angolo successivo il colpo di testa di Pavan spedisce il pallone e lo stesso portiere brasiliano nella sua porta, realizzando il gol del definitivo pareggio. I lunghi nove minuti di recupero non bastano ai biancorossi per riconquistare il carisma smarrito nel primo tempo. I tifosi, pur applaudendo i giocatori, provano di nuovo a farsi sentire da De Laurentiis, chiedendo «un grande Bari». Il segnale arrivato dalla curva è chiaro: prima di vedere una squadra arrembante in campo, la piazza vuole una società protagonista negli ultimi due giorni di mercato rimasti a disposizione.
IL TABELLINO
BARI-CITTADELLA 1-1
BARI (4-3-2-1): Brenno, Dorval, Di Cesare (c), Vicari, Ricci (83’ Pucino), Maita, Maiello, Koutsoupias (69’ Benali), Sibilli (75’ Scheidler), Nasti (83’ Bellomo), Morachioli (75’ Edjouma). A disp.: Polverino, Matino, Faggi, Zuzek, Lops, Celiento, Frabotta. All. M. Mignani
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati, Salvi, Pavan, Frare, Giraudo (46’ Carissoni); Vita, Branca (c), Kornvig (46’ Amatucci); Cassano (67’ Tessiore); Maistrello (59’ Pandolfi), Magrassi (79’ Pittarello). A disp.: Maniero, Angeli, Mastrantonio, Saggionetto, Danzi, Rizza. All. E. Gorini
MARCATORI: 6’ Nasti (B), 89’ Pavan (C)
ARBITRO: Alberto Santoro (Messina)
AMMONITI: 50’ Maistrello (C), 84’ Di Cesare (B)
ANGOLI: 1-8
SPETTATORI: 22.440 (21 tifosi ospiti)