(Adnkronos) – Anche l’italiana Irca – Zoppas Industries è volata sulla Luna con la missione indiana Chandrayaan-3 – allunata con successo lo scorso 23 agosto vicino al polo Sud della Luna, alle 14.34 ora italiana – a cui l’azienda veneta ha fornito tutti i riscaldatori. Ed è un nuovo traguardo spaziale per l’impresa italiana che ha già avuto un ruolo nella missione Artemis della Nasa a cui l’azienda fornisce i riscaldatori utilizzati nel modulo di servizio del vettore Orion.
Per il ‘Veicolo lunare’ – questa la traduzione italiana di Chandrayaan-3 (in hindi e sanscrito) lanciata il 14 luglio scorso – sono tre i componenti: il modulo di propulsione, il lander Vikram e il rover Pragyan – sono stati interamente equipaggiati – sia per i test di terra che per la missione spaziale – con diverse centinaia di flex heaters, riscaldatori flessibili in polymide prodotti da Irca – Zoppas Industries presso lo stabilimento di Vittorio Veneto.
La missione Chandrayaan-3 (CH-3) è una sfida tecnologica intrapresa dall’India e guidata dalla Agenzia Spaziale Indiana Indian Space Research Organisation (Isro). Il progetto ha coinvolto una dozzina di Centri di ricerca spaziale di Isro operanti nella progettazione, sviluppo, test e realizzazione dei tre moduli e coordinati da U R Rao Satellite Centre (Ursc) di Bangalore. Grazie al lander Vikram, progettato per atterrare delicatamente sulla superficie lunare e al rover Pragyan pronto ad esplorare il terreno dopo l’atterraggio, la missione si pone l’obiettivo di raccogliere dati scientifici utili ad approfondire le conoscenze del suolo lunare. Per portare il lander e il rover sul satellite, CH-3 è dotata anche di un modulo di propulsione (Pm).
Per garantire la sopravvivenza del veicolo spaziale in condizioni di variazioni estreme di temperatura nello spazio, gli esperti di ingegneria termica dello Ursc di Bangalore hanno progettato un sistema di bilanciamento termico che garantisce il mantenimento della temperatura delle diverse parti entro limiti specificati. Il sistema è gestito da un computer on-board che utilizza vari sensori per il monitoraggio e i riscaldatori flessibili sviluppati dall’azienda italiana Zoppas Industries nello stabilimento di Vittorio Veneto e che vengono applicati nei vari sottosistemi della sonda spaziale quali, ad esempio, il sistema di propulsione, la struttura, le batterie, i payload e parti della robotica spaziale.
Zoppas Industries sottolinea che ha supportato Isro anche in tutti i test di terra propedeutici al lancio della missione e nella fornitura dei riscaldatori per le precedenti missioni Chandrayaan 1 & 2 che portarono al primo tentativo – fallito nel settembre 2019 – di allunaggio del lander. “Oggi lo spazio è sinonimo di innovazione e costituisce uno dei maggiori trend di crescita su cui stanno investendo con convinzione sia gli Stati sia i privati con la prospettiva di raggiungere presto il valore di un trilione di dollari di giro d’affari a livello mondiale” afferma Gianfranco Zoppas, presidente di Zoppas Industries.
Zoppas Industries ricorda la collaborazione quasi decennale di con Isro nei programmi per lo spazio istituzionale in India e prosegue con lo Human Space Flight Centre (Hsfc) di Bangalore nella nuova ambiziosa missione di volo spaziale umano – Gaganyaan – che prevede un veicolo spaziale orbitale con equipaggio di tre membri in un’orbita di 400 km per una durata di 5-7 giorni. Il lancio è previsto per il 2025.
“Come Zoppas Industries – sottolinea il presidente Zoppas – siamo in questa partita da anni, proprio grazie ai sistemi di bilanciamento temici che abbiamo messo a punto insieme alle principali agenzie spaziali internazionali e agli operatori del settore. Una fetta del 4-5% dei nostri investimenti in ricerca vanno proprio in questa direzione, che non rappresenta un cambio di pelle per il Gruppo ma la continuazione di un lavoro iniziato all’epoca del primo sbarco lunare quando, trovandomi in California, ho incominciato ad interessarmi ai programmi spaziali e ai possibili prodotti da realizzare a questo scopo”.
“Abbiamo iniziato da una semplice resistenza piatta per le pareti dei vettori per arrivare a progettare ‘space heaters’ complessi e ai loro appositi controlli” aggiunge. “La space economy è destinata a diventare sempre più uno degli elementi più importanti nel nostro core business” indica infine Gianfranco Zoppas.