Una terra che vuole costruire il proprio futuro puntando su uno sviluppo economico ecosostenibile, sull’innovazione e sulla cultura, senza dimenticare il suo passato ricco di storia e tradizioni. È la Provincia di Taranto, che fra pochissimi giorni si appresterà a tagliare il traguardo dei suoi primi cento anni di attività.
Istituito nel settembre del lontano 1923, l’Ente provinciale ionico ha percorso tantissima strada, anche se forse è solo all’inizio di un cammino lungo che dovrà portare a conseguire nuovi obiettivi. Magari anche grazie all’annunciata riforma che dovrebbe garantire maggiori funzioni e risorse.
La Provincia di Taranto inizia, quindi, il suo secondo secolo di vita e ieri mattina nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo del Governo dal presidente Rinaldo Melucci e dai dirigenti dell’Ente è stato illustrato il programma degli eventi che faranno da sfondo alle celebrazioni per questo importantissimo avvenimento.
Le cerimonie avranno inizio nel pomeriggio del 2 settembre, alle 17.30, quando nel salone di rappresentanza verrà svelata la targa celebrativa del Centenario. Subito dopo si darà inizio al convegno tematico “Cento anni di terra ionica, fra numeri e prospettive” con i saluti istituzionali del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, che seguirà i lavori in videoconferenza; del presidente della provincia di Taranto e sindaco del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci; del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; dell’assessore regionale, Gianfranco Lopane; del presidente dell’Unione Province d’Italia, Michele De Pascale, del presidente regionale UPI, Stefano Minerva.
Come illustrato durante la conferenza stampa dal presidente Melucci, nel corso dell’incontro si discuterà del ruolo, dell’importanza e del futuro di un Ente che rappresenta 29 Comuni. È prevista la partecipazione di relatori di primo piano quali il professor Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica; il direttore generale dell’UPI Puglia, Roberto Serra; il dott. Luca Bianchi, direttore dello Svimez; il direttore del Dipartimento Jonico, prof. Paolo Pardolesi; il prof. Pietro Iaquinta, docente del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Università della Calabria; il prof. Stefano Cervellera, docente dell’Università di Bari e funzionario amministrativo del Comune di Taranto.
«Grazie ai contributi dei relatori- ha dichiarato il presidente Melucci- il convegno sarà l’occasione per prendere atto dei cambiamenti che in questi cento anni hanno riguardato la popolazione tenendo presente l’evoluzione di caratteristiche dinamiche come, ad esempio, la natalità, le migrazioni verso zone diverse da quelle provinciali, la mortalità, le attività economiche. Il tutto senza trascurare quali prospettive riserva il futuro per un territorio che vuole crescere e valorizzarsi ulteriormente».
Al termine dell’incontro, avrà inizio la serata di Gala accompagnata da brani musicali eseguiti dagli allievi del Conservatorio “Paisiello”, dopodiché il “Ramunno Quartet” e la vocalist Ida Gigante proporranno i grandi classici di numerosi artisti, fra cui George Gershwin, Frank Sinatra, Steve Wonder, Fred Buscaglione, Paolo Conte, Maroon 5, Pino Daniele. Al termine, l’attenzione si sposterà sul Castello Aragonese dove avrà luogo un suggestivo spettacolo pirotecnico.
I festeggiamenti continuano domenica 3 settembre, alle 18.30, nella splendida Basilica di San Cataldo, nel cuore del centro storico cittadino, l’Arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, celebrerà la Santa Messa di Benedizione. A partire dalle 21.00, presso la Rotonda Marinai d’Italia, il concerto “Vento Popolare” concluderà la due giorni di festeggiamenti. Ad esibirsi saranno il noto cantautore napoletano Eugenio Bennato, creatore del movimento musicale e culturale “Taranta Power”, e l’Orchestra ICO della Magna Grecia, diretta dal maestro Piero Romano.