«Oltre 300mila firme per un obiettivo sacrosanto». La presidente del Consiglio regionale della Puglia e vicesegretaria nazionale del Partito democratico, Loredana Capone, commenta così il traguardo della petizione lanciata a sostegno dell’approvazione della proposta di legge sul salario minimo.
«C’è tanta strada da camminare ancora, troppa, e l’orizzonte della dignità sembra uno di quei tramonti invernali che nessuno vede eppure tutti sanno che potrebbe essere il più bello di sempre», scrive Capone aggiungendo che «la verità è che se piove sempre, se manca il sogno, alla fine succede che ti trascini, che muori dentro poco a poco, giorno dopo giorno. Ecco perché – prosegue – è così giusta la battaglia sul salario minimo, seppure sia davvero ancora l’abc della grammatica umana, seppure anche questo sia lontano dal sogno. E la visione su politiche industriali che aiutino le imprese e con loro sostengano i lavoratori sembra ancora lontana. Ma da qualche parte si deve pur cominciare».
Citando la Costituzione, Capone ricorda che «”L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, ma se il lavoro non c’è, o è antitetico alla dignità – aggiunge -, non c’è nemmeno la Repubblica e la democrazia. Non è tutto perso, siamo già in 300mila ad aver sottoscritto la petizione per il salario minimo. Possiamo fare ancora di più. Il salario minimo è la partenza», conclude.