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Migranti, Bonaccini: “E’ emergenza, si rischiano tendopoli in città”

(Adnkronos) - "E emergenza migranti, c'è il rischio di tendopoli nelle città". A dirlo il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini a 'Gli incontri del principe'. "E' un problema serio. C'è una vera emergenza che viene abbastanza negata dai telegiornali, mentre è stata per anni prima notizia con altri governi... ma a me interessa come risolvere…

(Adnkronos) – “E emergenza migranti, c’è il rischio di tendopoli nelle città”. A dirlo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini a ‘Gli incontri del principe’. “E’ un problema serio. C’è una vera emergenza che viene abbastanza negata dai telegiornali, mentre è stata per anni prima notizia con altri governi… ma a me interessa come risolvere problemi. Noi abbiamo arrivi che si sono triplicati e, quindi, quanto meno, visto che dicevano ‘porti chiusi’ dovrebbero ammettere che ora che sono al governo le cose non solo non si sono risolte, ma anzi si stanno aggravando. E se l’approccio è quello di negare il problema è evidente che è più difficile trovare soluzioni. Serve una conferenza delle regioni e serve che presto ci sia un incontro con il governo altrimenti rischiamo una stagione problematica”. “Si coinvolgano le regioni e i comuni. Non si può scaricare tutto sui prefetti e sui sindaci come si sta un facendo” avverte.  

“Renzi sbaglia sul salario minimo. Io ho trovato intelligente come ci siamo mossi, Elly Schlein e il Pd hanno allargato. Tanto che Giorgia Meloni ha incontrato le opposizioni. Perché lo ha fatto? Perché ha capito che nel Paese molti elettori del centrodestra non vogliono che continui questo sfruttamento” dice. “Ora il problema è tutto in casa al governo. Meloni è andata all’incontro o ora vediamo se riesce a trovare una soluzione viste le posizioni avute fin qui dal centrodestra sul salario minimo”. 

“Non considero Meloni una fascista e non vedo il rischio di un ritorno del fascismo” dice il governatore dell’Emilia Romagna. “Certo attorno a lei c’è qualche figura che qualche problema di regolamento di conti con la propria storia ce l’ha. In quale Paese può esserci la seconda carica dello Stato che va orgoglioso di avere in casa i trofei di Mussolini e fascisti?”. 

I ‘moderati’ del Pd potrebbero essere attratti dal Centro di Matteo Renzi? “Dal Pd per farmi andare via mi devono tirare le cannonate – assicura Bonaccini -. Se dovessi andar via dal Pd, andrei via dalla politica. Io mi auguro che Renzi a destra non ci vada mai”. “Non ho mai chiesto niente”, il Pd “ritiene che Bonaccini possa essere ancora utile? Se lo ritiene ne discutiamo e valutiamo dove può essere più utile Bonaccini” dice a proposito di una ipotesi di una sua candidatura alle europee.  

“A me non preoccupa che noi proviamo ad avere un’alleanza, se troviamo un accordo sul programma, anche con i 5 Stelle, ma mi preoccupa se guardassimo solo verso i 5 Stelle” fa notare Bonaccini. “Sarebbe un problema perché in questo Paese c’è una parte di persone che non si definiranno mai di sinistra ma di votare una destra come questa non è detto che li troviamo. Ma se li fai sentire fuori da casa loro, se gli parli del Pd o di centrosinistra, o stanno a casa o si buttano dall’altra parte”. “Serve essere capace di raccogliere anche un voto moderato in ragione di una proposta complessiva”. 

“Ha fatto bene il ministro Crosetto. Non voglio mica mettere al rogo Vannacci ma se uno come Vannacci può dire certe bestialità, lo può fare grazie a quello che è successo 80 anni fa e farlo senza andare al rogo” conclude Bonaccini. 

 

 

 

 

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