Dopo nemmeno 24 ore dallo sgombero dell’area e dalla pulizia straordinaria effettuata da Amiu Puglia, il mercato rionale dell’ex Manifattura è tornato a essere un dormitorio per i numerosi senza tetto che vivono in zona. La preoccupazione che potesse verificarsi una circostanza simile era già stata sollevata, più volte, dai comitati cittadini di quartiere e dagli operatori mercatali che ogni giorno si recano a lavorare sul posto.
La presenza dei senza tetto non è facilmente controllabile anche a causa della mancata chiusura dei cancelli dell’ex Manifattura la notte e per la scarsità di controlli mirati da parte delle forze dell’ordine. Lo spazio occupato dai senza fissa dimora è quello dei vecchi box dedicati alla vendita del pesce fresco che però sono abbandonati da tempo. Qui, durante le operazioni di sgombero e di pulizia effettuate venerdì da Amiu, sono state rimosse decine di rifiuti ingombranti come materassi e vecchi mobili, utilizzati dai senza fissa dimora per proteggersi e passare la notte nel mercato rionale. Inoltre, l’azienda municipalizzata che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, aveva provveduto a pulire anche i marciapiedi e le strade, oltre che a rimuovere spazzatura e scarti di vario genere accumulatisi in mesi.
Per cercare di porre un freno al fenomeno dei bivacchi, i residenti si sono appellati più volte all’amministrazione comunale affinché intervenga per trovare una sistemazione alternativa per le persone che vivono in strada. Intervento non semplice dato che molti senza tetto preferiscono non recarsi nelle strutture comunali e rifiutano di essere aiutate.
Una vera e propria emergenza sociale, non solo di decoro pubblico, che fa il paio con quella di corso Italia, strada nelle vicinanze, dove da anni i residenti lottano per impedire che i portici delle Ferrovie Appulo Lucane diventino un dormitorio a cielo aperto, con tutte le conseguenze igienico-sanitarie dal caso. Anche qui si sono verificati diversi sgomberi nel corso dei mesi, ma nessuno di loro è andato a buon fine come quello dell’ex Manifattura.
