Primo importante passo verso la realizzazione di un Parco sommerso costiero a Porto Cesareo. Il Comune ha ricevuto un finanziamento di un milione di euro per la valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico sommerso e costiero dell’area marina protetta.
I fondi, in particolare, saranno utilizzati per il recupero del sito archeologico di Scalo di Furno, ammesso a finanziamento nell’ambito dell’avviso pubblico regionale “Smart-in per la selezione di proposte progettuali finalizzate alla valorizzazione dei Luoghi della cultura: laboratori di fruizione e di restauro del patrimonio archeologico”.
Il progetto prevede la sperimentazione di una sorta di “incontro” tra turismo e cultura in ambiente marino, ponendo l’attenzione sul turismo sostenibile, esperienziale, lento, intelligente e al servizio del patrimonio.
L’obiettivo del finanziamento è preservare, promuovere e rendere accessibile al pubblico l’importante patrimonio storico che giace sulla costa e sui fondali di Porto Cesareo e consentirà di intraprendere una serie di iniziative fondamentali per il recupero, la ricerca e la divulgazione delle testimonianze del passato che caratterizzano questa preziosa area: ci auspichiamo innesterà un volano per lo sviluppo di un turismo culturale e naturalistico.
Grazie al finaziamento, spiega la sindaca Silvia Tarantino, «saremo in grado di condurre ulteriori ricerche, scavi accurati e lavori di conservazione per preservare al meglio le testimonianze storiche presenti sul territorio». Saranno inoltre realizzati «spazi educativi e informativi che permetteranno a residenti e visitatori di immergersi nell’esperienza storica e culturale dell’area».
Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università del Salento.