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Febbre del Nilo, la sindaca Bruno dispone misure urgenti per prevenire focolai ad Andria

Febbre del Nilo (West Nile Virus): anche per Andria scattano misure di prevenzione e di contenimento, secondo le prescrizioni emanate dal Ministro della Salute. Con ordinanza n. 275 del 11 agosto 2023 la sindaca Giovanna Bruno ha disposto misure urgenti di prevenzione e contenimento per contrastare l’insorgenza di casi di infezione di West Nile Virus…

Febbre del Nilo (West Nile Virus): anche per Andria scattano misure di prevenzione e di contenimento, secondo le prescrizioni emanate dal Ministro della Salute. Con ordinanza n. 275 del 11 agosto 2023 la sindaca Giovanna Bruno ha disposto misure urgenti di prevenzione e contenimento per contrastare l’insorgenza di casi di infezione di West Nile Virus (Wnv).

In sintesi, viene ordinato alla Rti Gial Plast – Si.Eco che gestisce il servizio di igiene urbana del Comune di Andria, dando seguito ad esplicita richiesta del Servizio Sanitario pubblico, di effettuare urgentemente ulteriori trattamenti larvicidi rispetto a quelli già previsti nell’ambito degli “ordinari interventi di sanificazione e disinfestazione ambientale contro la proliferazione di mosche, zanzare ed altri insetti” e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche, operando su tutte le caditoie, i tombini, le bocche di lupo, fontane, ecc., con periodicità dei trattamenti congruente alla tipologia del prodotto usato.

Ai proprietari, gestori o soggetti aventi comunque l’effettiva disponibilità di aree presso le quali vi sono sistemi di raccolta delle acque meteoriche (privati cittadini, amministratori condominiali, società che gestiscono aree di centri commerciali, ecc.). Non solo, anche di evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti pubblici e privati – compresi terrazzi, balconi e lastrici solari – di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa depositarsi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta di acqua stagnante anche temporanea. Di procedere, ove si tratti di contenitori non abbandonati, bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’acqua eventualmente depositatasi nei precitati contenitori provvedendo alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli d’acqua piovana o allo svuotamento giornaliero. Di trattare l’acqua nei tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata, utilizzando prodotti larvicidi e conservando la documentazione di acquisto dei prodotti usati o l’attestazione dell’avvenuto trattamento da parte di ditte di disinfestazione. Infine, di tenere sgomberi i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpaglie, rifiuti e provvedere al taglio periodico dell’erba delle aree verdi.

Ai conduttori di terreni agricoli e orti, di privilegiare l’annaffiatura diretta con pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare dopo l’uso, nonché di disporre contenitori ed altri materiali (esempio, teli di plastica) in modo tale da evitare la formazione di depositi d’acqua in caso di pioggia, di chiudere con coperchi a tenuta o con rete zanzariera fissata e ben tesa gli eventuali serbatoi d’acqua; ai proprietari, gestori o soggetti aventi comunque l’effettiva disponibilità di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, di adottare tutte le misure necessarie per evitare che nei materiali si formino depositi d’acqua; ai responsabili di cantieri, di evitare depositi d’acqua in bidoni e altri contenitori di sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare depositi d’acqua, soprattutto in caso di sospensione dell’attività di cantiere.
L’amministrazione comunale confida nella collaborazione della cittadinanza ed in caso di inottemperanza le sanzioni variano da 25 a 500 euro.

Di Rosa D’Aloia

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