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Stelle di San Lorenzo, Coldiretti Puglia: «Tra camper e picnic, 200mila in agriturismo»

Sono 958 gli agriturismi presenti in Puglia. In questi periodi consentono di vivere i cicli stagionali delle produzioni. Dalla raccolta del grano a quella della frutta fino alla vendemmia. E sono oltre 200mila invece i turisti che nell’estate 2023 hanno scelto un agriturismo. Spesso l’agriturismo viene scelto in abbinamento alla vacanza al mare o ai…

Sono 958 gli agriturismi presenti in Puglia. In questi periodi consentono di vivere i cicli stagionali delle produzioni. Dalla raccolta del grano a quella della frutta fino alla vendemmia. E sono oltre 200mila invece i turisti che nell’estate 2023 hanno scelto un agriturismo.

Spesso l’agriturismo viene scelto in abbinamento alla vacanza al mare o ai tour culturali ed esperienziali. Così in riferimento al classico appuntamento dedicato alle meteore Perseidi, le stelle cadenti – note come le lacrime di San Lorenzo, il cui picco nell’estate 2023 è previsto tra il 12 ed il 13 agosto – molte aziende agrituristiche di Campagna Amica si sono attrezzate con l’offerta di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper.

Un modo per trascorrere le proprie vacanze o semplicemente una gita in giornata dove trovare ristoro e sedersi ad un tavolo o sulle balle di fieno tra i filari dei vigneti e negli uliveti. Occasione per gustare specialità locali del territorio a chilometri zero per conciliare le esigenze di indipendenza e di flessibilità con quelle del risparmio. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti Puglia e l’associazione agrituristica Terranostra.

«Una tendenza – sottolinea la Coldiretti – spinta anche dal caro prezzi con la possibilità di risparmio nell’alloggio e con la cucina fai da te ma anche negli svaghi con l’opportunità di godere gratuitamente dello spettacolo della natura. Se i più giovani – spiega la Coldiretti – preferiscono la tenda, le persone di età più matura e con maggiori disponibilità finanziarie privilegiano la roulotte e soprattutto il camper sul quale viaggiano poco meno della metà dei turisti open air».

In testa alle motivazioni che spingono i vacanzieri in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture. Al netto di un calo dei turisti italiani nel 2023 sono le presenze degli stranieri a fare la differenza perché in tangibile aumento, andando a sopperire al decremento del turismo di prossimità, soprattutto da parte degli italiani provenienti dalle regioni limitrofe alla Puglia.

Proprio il mese di agosto è scelto dal 53% tra coloro che hanno deciso di andare in vacanza quest’estate e si conferma quindi come il periodo di gran lunga più gettonato nonostante i listini più elevati, gli affollamenti e il traffico. E con il periodo di vacanza che si è accorciato in media a 4/5 giorni per il ridotto potere di acquisto delle famiglie a causa dell’inflazione.

«Per la maggioranza dei vacanzieri (50%) la durata della vacanza, dunque, è inferiore alla settimana mentre per quasi un turista su tre (25%) – continua la Coldiretti – è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. In piena estate è il mare a fare la parte del leone con agosto che fa segnare tradizionalmente i listini più cari per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini ma che quest’anno risentono del balzo dell’inflazione con aumenti dei prezzi che riguardano tutti gli aspetti della vacanza, a partire dal viaggio».

Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta, dove l’alloggio con 862 aziende e la ristorazione con 693 si confermano i due pilastri dell’agriturismo, ma anche la degustazione cresce progressivamente e conta 443 aziende. In cima alla classifica regionale c’è la provincia di Lecce con 369 agriturismi, seguita – aggiunge Coldiretti Puglia – da Bari con 139, Brindisi 122 e Foggia con 119 strutture, e poi vengono Taranto con 87 aziende e la BAT con 27 agriturismi.

«Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, il ventaglio di servizi innovati offerti in masseria sono alla base del gradimento in crescita degli ospiti italiani e stranieri», spiega Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia. che ribadisce

«L’impegno di Terranostra – coclude De Miccolis – è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, a beneficio del turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare».

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