È già da qualche giorno in Puglia e arriverà sabato prossimo a Santa Maria di Leuca, in Salento, la staffetta dell’inclusione InSuperAbile 2023.
Partita domenica 23 luglio, la terza edizione dell’evento, in 21 giorni si è snodata lungo tutta la penisola partendo dal Santuario di La Verna a Rimini e, dopo aver percorso metà delle tappe previste – che hanno attraversato la Toscana, l’Emilia Romagna, le Marche, l’Abruzzo – dal primo agosto InSuperAbile è in territorio pugliese, dove ha già toccato le città di Torre Mileto, Manfredonia, Molfetta, Monopoli, Brindisi, Torchiarolo, Lecce, Martano, Otranto e arriverà a Vignacastrisi domani, per concludere l’impegnativa “cavalcata” nel punto più a sud del Tacco d’Italia.
Lungo tutto il percorso, a volte anche inaspettatamente impervio, gli “speciali protagonisti” di questa esaltante avventura sono stati supportati e accolti dai sindaci e dai rappresentanti delle amministrazioni locali, sostenuti dai mezzi di informazione, coccolati dall’ospitalità generosa della gente di Puglia.
Alla staffetta dell’inclusione partecipano ragazzi con varie disabilità, cognitive e motorie. Attraverso quest’iniziativa, spiega l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, «si punta a diffondere un messaggio di inclusione, indipendenza e fiducia in se stessi che si traduce in opportunità per tutti».
Il vicepresidente della Regione e assoessore allo Sport per tutti, Raffaele Piemontese, non nasconde l’orgoglio «che la marcia InSuperAbile si concluda in Puglia attraversando fino al capo di Leuca una regione che ha fatto diventare lo sport l’attività comunitaria dell’inclusione e dell’integrazione»
Nato nel 2020 da un’idea di Gabriele Rosa, presidente dell’associazione Lamu e dell’asd Rosa Running Team, il progetto è stato organizzato in collaborazione con altre due associazioni bresciane: Se Vuoi Puoi e Pedalabile. Il progetto si rivolge principalmente a persone con patologie o disabilità fisiche o cognitive ma anche a persone in salute, di qualsiasi età. Anche quest’anno, infatti, ad accompagnare i camminatori ed i ciclisti ci saranno partecipanti esterni e volontari che avendo sposato la mission del progetto, hanno deciso di unirsi al gruppo.
«L’inclusione sociale – spiega Rosa – ha l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione all’interno di una società, ma sempre nel rispetto della diversità. Per divulgare questo importante concetto e diritto – prosegue – il progetto InSuperAbile utilizza il cammino quale metafora della vita e della società. In gruppo per sostenersi l’un l’altro, ognuno differente ed unico, con le proprie difficoltà dettate a volte dalle patologie, altre dalla disabilità, dall’età, dal proprio vissuto, ma tutti assolutamente accolti perché parte di un tutto. Il cammino ha un potere inclusivo straordinario».