Agostina, un bellissimo esemplare di tartaruga adulta della specie Caretta caretta, è tornata nel mar Jonio, libera di nuotare dopo tante sofferenze e dotata di un sistema gps che permetterà a biologi, faunisti e collaboratori dell’Area marina protetta di Porto Cesareo di seguirla da vicino e monitorarne tutti i movimenti.
Proprio per il sistema di cui è dotata è stata ribattezzata “Agostina la tecnologica” e la sua originale e affascinante storia racconta che da ieri mattina è stata rimessa in acqua presso la spiaggia del “Lido dell’Ancora”, litorale costiero sud, a metà tra Porto Cesareo e Nardò.
Agostina è stata recuperata nelle acque dello Jonio qualche mese fa dopo essere stata avvistata “a fior d’acqua” in evidente stato di difficoltà.
Un pescatore professionista cesarino, accortosi dell’accaduto, allertò il personale dell’Amp Porto Cesareo. Fu attivato immediatamente il protocollo di salvataggio previsto da un apposito regolamento dalla stessa Riserva Nazionale del Mar Jonio e dopo gli immediati soccorsi degli stessi operatori in servizio presso l’Amp, la grande tartaruga fu affidata al Centro di recupero Tartarughe di Torre Guaceto.
Qui ad Agostina, sono state prestate cure importanti, attente e mirate, che poi hanno portato alla sua completa guarigione.
Circondata da tanti curiosi e dal personale che l’ha soccorsa e curata, Agostina è stata rimessa in acqua sotto l’attenta visione dell’esperto biologo faunista dottor Giacomo Marzano, che ha seguito l’intero iter di recupero della Caretta caretta.
Il rilascio a mare della tartaruga è stato preceduto dall’installazione sul suo dorso di un dispositivo gps che consentirà di monitorarne spostamenti e comportamenti.