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Bari, Petruzzelli verso le comunali 2024: «Ora confrontiamoci sul futuro»

Ambiente, sostenibilità, occupazione. Ma anche turismo, emergenza abitativa, riqualificazione urbana. Sono questi i temi, che saranno oggetto di «ulteriori approfondimenti verticali» e su cui il dibattito cittadino, in previsione delle amministrative del 2024, deve concentrarsi. A dirlo è l’assessore comunale alla Qualità della Vita, Pietro Petruzzelli, che ha convocato oggi alle 18,30 presso l’hotel Imago…

Ambiente, sostenibilità, occupazione. Ma anche turismo, emergenza abitativa, riqualificazione urbana. Sono questi i temi, che saranno oggetto di «ulteriori approfondimenti verticali» e su cui il dibattito cittadino, in previsione delle amministrative del 2024, deve concentrarsi. A dirlo è l’assessore comunale alla Qualità della Vita, Pietro Petruzzelli, che ha convocato oggi alle 18,30 presso l’hotel Imago di via Altamura, tutti coloro che ne vogliono discutere. Un evento che porta un nome evocativo: “Le chiavi della città”.

Assessore, qual è il senso di questo appuntamento?
«L’obiettivo dell’evento che abbiamo organizzato oggi è presentare una serie di incontri, che avverranno a partire da settembre e che promuovono la riflessione su diversi aspetti della vita cittadina. Con questo modus operandi, proveremo a costruire un’idea condivisa della città. Infatti, questo lavoro, che auspico sia il più partecipato possibile, verrà offerto a quella che sarà la coalizione del centrosinistra. Vorrei, inoltre, fare un passo in avanti nella costruzione del programma e delle idee, prima di riflettere sui nomi».

A chi si rivolge questo incontro?
«Nell’appuntamento di oggi mi rivolgo a tutti, partendo dalle persone che conosco e che ho incontrato in questi anni di lavoro in città, anche grazie alle mie deleghe assessorili. Ma in questo percorso che partirà da settembre cercherò di coinvolgere quanto più possibile tutti quelli che hanno qualcosa da dire sui diversi aspetti della città. È questo ciò che ho in mente».

Quali sono i temi che, secondo lei, domineranno la discussione di oggi?
«I temi verranno solo accennati perché poi ci saranno approfondimenti verticali. Tra questi, credo che si debba porre particolare attenzione al tema della transizione ecologica e a ciò che essa comporta nella città del futuro. Certamente non mancheranno le riflessioni sulla nuova fisionomia che Bari sta assumendo, quella di città turistica. È una grande opportunità che la città vive, ma che contiene al suo interno anche alcuni rischi, a cui bisogna fare attenzione e che impongono al prossimo governo cittadino di tener conto delle necessità di tutti. Penso, per esempio, che nelle zone centrali di Bari trovare una casa in affitto, per baresi o per studenti fuori sede, è sempre più difficile, dato che i proprietari trovano più conveniente valorizzarli come strutture ricettive. Sono tutti temi su cui l’amministrazione del futuro deve ragionare».

Cosa lascia l’amministrazione del sindaco Antonio Decaro alla città?
«Un enorme lavoro, durato dieci anni, e da cui il prossimo governo cittadino deve partire. Un solco su cui occorrerà proseguire è la capacità di coniugare la riqualificazione di tantissimi tratti di costa con la conservazione dell’ecosistema. Pensiamo, per esempio, che presso la foce del canale Valenzano sono 153 le specie migratorie di uccelli che nidificano, svernano o transitano. Ma anche sull’occupazione l’amministrazione uscente ci indica la direzione da seguire, con la capacità di aver attratto decine di aziende attive nel settore dell’innovazione tecnologica, in grado di offrire lavoro a tanti giovani oltre che a compensare alcune crisi aziendali che la città sta vivendo, come quelle che coinvolgono i settori tradizionale dell’automotive».

Insomma: ha una visione chiara della città, quasi come quella di un candidato. Possiamo considerarla in corsa?
«Per chi decide di impegnarsi in politica, fare il sindaco della propria città rimane una delle cose più belle. È l’impegno più faticoso, ma il più bello, perché ti dà la possibilità di stare accanto alla gente, di respirarne le emozioni, capirne le sofferenze. In questa fase, però, parlare di candidature è prematuro: dobbiamo soffermarci su programmi e idee. Pertanto, io mi sento in obbligo di dare il mio contributo e l’evento di oggi va in questa direzione».

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