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Dress code alla Camera, passa stretta Fratelli d’Italia: ma su cravatta e sneakers l’Aula si spacca

(Adnkronos) - Passa, alla fine, alla Camera la 'stretta' voluta da Fratelli d'Italia sul decoro presentato da Salvatore Caiata al Bilancio interno è stato approvato con 181 sì e 100 no, ma sulla cravatta e le sneakers l'aula di Montecitorio si è divisa e non sono mancate le polemiche.  "Ci sono state molte battute ma…

(Adnkronos) – Passa, alla fine, alla Camera la ‘stretta’ voluta da Fratelli d’Italia sul decoro presentato da Salvatore Caiata al Bilancio interno è stato approvato con 181 sì e 100 no, ma sulla cravatta e le sneakers l’aula di Montecitorio si è divisa e non sono mancate le polemiche.  

“Ci sono state molte battute ma l’Odg è rivolto a dare rispetto a questo ambiente, dovremmo essere tutti d’accordo”, ha spiegato Caiata in aula. Il suo Odg, tra le altre cose, vieta “l’utilizzo di scarpe da ginnastica ogni qualvolta acceda nelle sedi della Camera” e prevede “l’obbligo per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile di indossare sempre la cravatta”.  

Una questione che ha diviso i deputati visto che l’opposizione, M5s, Pd e Avs, ha dichiarato il proprio no all’Odg. Più sensibile, anche se con posizioni diverse, il gruppo di Iv e Azione. “Le istituzioni devono acquisire decoro e mettersi la cravatta Non togliere il Reddito di cittadinanza con un sms? Siamo fuori dal mondo. Se con la giacca e cravatta sputate sulle istituzioni, potete venire anche in smoking ma il decoro non lo acquisterete mai”, ha tuonato Riccardo Ricciardi, del M5s.  

Critici anche i dem: “Le regole ci sono già, noi siamo contrati”, ha spiegato Andrea De Maria (Pd). “A me pare si ecceda. Non vorrei che nel Paese, oltre a dire che i parlamentari sono eccessivamente pagati e che non fanno nulla, andasse in voga anche il fatto che i deputati si vestono male. Non è cosi: votiamo contro”, ha sostenuto Filiberto Zaratti (Avs).  

Un no è arrivato anche da Benedetto Della Vedova, di +Europa: “Cicciomessere alla fine degli anni ’80 ottenne dall’Ufficio di presidenza la fine dell’obbligo di cravatta. Evitiamo di eccedere”. Ma la maggioranza si è mostrata compatta sulla ‘stretta’ sul decoro: “Con l’abbigliamento mandiamo un messaggio a chi ci ha mandato qui. Ritengo irrispettoso venire qui in abbigliamento da spiaggia, e mi riferisco al donne, o sportivo con le scarpe da ginnastica, non stiamo facendo footing”, ha sottolineato Simonetta Matone (Lega). 

E’ stato Paolo Trancassini a chiarire che delle nuove regole si occuperanno i questori della Camera: “Su questa tematica ma non c’è nulla di codificato, solo alcuni interventi dell’Ufficio di presidenza dall’82 in poi. Noi abbiamo valutato la possibilità di darci delle regole, una valutazione che faremo, riteniamo opportuno valutare questa possibilità”. Alla fine, passato l’Odg, è stato il presidente di turno Giorgio Mulè a chiudere la questione con un pizzico di sense of humor: “Colleghi, vedo strani movimenti. Ma la prassi rimane: restiamo con la giacca!”.  

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