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Reddito di cittadinanza sospeso, opposizioni: “Macelleria sociale, governo in Aula”

(Adnkronos) - Le opposizioni chiedono al governo di riferire in Parlamento sulla sospensione del reddito di cittadinanza. "E' necessario che il governo riferisca. Credo ci sa una irresponsabilità molto forte, un abbandono del campo. E' necessario che il governo spieghi", ha detto Arturo Scotto, del Pd, in aula alla Camera alla ripresa dei lavori per…

(Adnkronos) – Le opposizioni chiedono al governo di riferire in Parlamento sulla sospensione del reddito di cittadinanza. “E’ necessario che il governo riferisca. Credo ci sa una irresponsabilità molto forte, un abbandono del campo. E’ necessario che il governo spieghi”, ha detto Arturo Scotto, del Pd, in aula alla Camera alla ripresa dei lavori per l’esame degli Odg al Dl Pa e poi per il voto finale, parlando della questione della sospensione del reddito di cittadinanza. 

Alla richiesta del Pd si sono uniti Avs e poi il M5S. “Eravate pronti per questo, per una macelleria sociale? Non vi rendete conto che la miseria è una tragedia, una roba vergognosa e lo avete fatto per furore ideologico, per colpire il M5S ma avete puntato a milioni di persone”, ha scandito Riccardo Ricciardi. 

Di “bomba sociale” parla Elly Schlein. “Chiediamo al governo di riferire al più presto, è incredibile non solo che abbiano deciso di fare la guerra ai poveri ma che non abbiano preparato minimamente questi passaggi accompagnandoli con una corretta informazione e dando sostegno alle misure di supporto”, ha detto la segretaria del Pd a Sessa Aurunca. “Noi siamo pronti a batterci perché si torni indietro rispetto a questa scelta nefasta”, ha spiegato la leader dem aggiungendo: “Bisogna mettere in campo risposte, non lasciare soli comuni, centri di impiego e assistenti sociali di fronte a questa bomba sociale”.  

“Il governo ha scelto di dichiarare guerra ai poveri anziché fare la guerra alla povertà”, ha sottolineato ancora Schlein. “C’è grande cinismo e brutalità nell’sms arrivato a 169mila famiglie informandole che non avrebbero avuto più nessun supporto contro la povertà – ha spiegato la segretaria del Pd – La povertà non si sceglie, la povertà non è una colpa ma frutto di politiche sociali sbagliate e servono risposte che in questo momento il governo di Giorgia Meloni sta scaricando sui comuni, peraltro definanziati perché la stessa manovra che ha cancellato il Reddito di cittadinanza non ha messo risorse sui comuni, con i servizi sociali in grande difficoltà, scaricando sugli assistenti sociali. Non è accettabile”.  

Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha sottolineato come “la decisione del governo di interrompere da un giorno all’altro il sostegno alla fasce della popolazione più in difficoltà sta provocando un disastro annunciato, che bastava il buon senso a prevenire. Questa guerra ai poveri, anziché alla povertà, sta provocando anche un grave danno all’economia del Paese. Confesercenti certifica in un miliardo di euro all’anno il danno a imprenditori e commercianti, perché questi sono soldi che entravano direttamente nel circuito dei consumi. Abbiamo invitato il governo, anche se ci rendiamo conto che sono per loro già dei giorni estivi, a convocare immediatamente un Consiglio dei ministri per provvedere subito a porre rimedio a queste decisioni sciagurate”, ha affermato Conte rilasciando dichiarazioni ai cronisti in piazza Montecitorio. 

“Secondo voi è normale che un governo invece di assumersi le responsabilità delle proprie scelte, di un disastro sociale annunciato, voglia adesso trovare un capro espiatorio nella gestione dell’Inps? E’ assolutamente assurdo. Si assumano la responsabilità delle loro scelte”, ha detto ancora il presidente M5S, commentando la richiesta di una commissione d’inchiesta sui mancati controlli di Tridico alla guida dell’Inps. 

Poi è nuovamente intervenuto su Facebook: “Facciamo un nuovo appello alla Presidente Meloni: ci ripensi e fermi subito questo disastro sociale ed economico. Non si spacca il Paese, ritiri l’sms dell’Inps e mandi un messaggio di scuse alle famiglie. All’Italia conviene combattere la povertà, non i poveri”. 

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