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Taranto, presidente Confcommercio: «Turismo a luglio sottotono ma ad agosto tutto esaurito»

«È indubbio che su Taranto siano iniziati dei percorsi. Bisogna accelerare però per cercare di guadagnare terreno». È questa l’idea di Leonardo Giangrande, presidente Confcommercio Taranto, su questa prima parte dell’estate e sull’impatto economico del turismo sul territorio.Presidente, siamo praticamente a metà della stagione estiva. Quali sono le prime impressioni?«In Puglia il turismo viaggia a…


«È indubbio che su Taranto siano iniziati dei percorsi. Bisogna accelerare però per cercare di guadagnare terreno». È questa l’idea di Leonardo Giangrande, presidente Confcommercio Taranto, su questa prima parte dell’estate e sull’impatto economico del turismo sul territorio.

Presidente, siamo praticamente a metà della stagione estiva. Quali sono le prime impressioni?
«In Puglia il turismo viaggia a velocità diverse, ci sono delle vere e proprie zone d’ombra. In base all’area che analizziamo ci sono punti di forza e punti deboli differenti. La grande pecca del tarantino riguarda le infrastrutture».

Può spiegare meglio?
«C’è bisogno di far arrivare i turisti nei luoghi di villeggiatura con dei costi sostenibili e accettabili. Per questo motivo chiediamo da tempo connessioni efficaci con l’alta velocità e con gli aeroporti Bari e Brindisi. Lo sviluppo passa attraverso la possibilità di muoversi con facilità».

È quindi solo una questione di collegamenti?
«Assolutamente no. Con i social è possibile girare il mondo in pochi secondi, basta avere uno smartphone, per questo motivo ciascun territorio deve individuare il proprio unicum per poterlo valorizzare e promuovere al meglio. Questa è la condizione più importante, poi è ovvio che è il momento di accelerare. Abbiamo iniziato a pensarci come area votata al turismo da poco e da poco abbiamo iniziato ad avviare politiche commerciali che vanno in questa direzione. Non eravamo pronti a ragionare in simili termini: oggi fare turismo non è solo fare accoglienza».


Cosa significa?
«Bisogna portare i grandi operatori sul territorio, prepararsi a soddisfare le richieste del turista che vuole vivere esperienze non solo vedere luoghi. La formazione del personale è fondamentale. Il salto in avanti ci serve anche per intercettare un target alto spendente. Tutto questo ha bisogno di tempo soprattutto in un territorio che mai aveva discusso di questo e che ha ragionato tanto sui numeri».

Un esempio?
«L’arrivo delle navi da crociera è una grande opportunità per la città, ma rappresenta solo l’inizio, proprio perché qui arrivano turisti che probabilmente non sarebbero mai venuti. Ora bisognerà convincerli a tonare per soggiorni più lunghi. Vanno moltiplicate le opportunità».


Le aspettative della stagione sul territorio di Taranto, finora, sono state soddisfatte?
«Le stime erano decisamente alte. Ci si aspettava di portare a casa una stagione importante. Le temperature di giugno non hanno aiutato. Luglio, seppur caratterizzato da sole e belle giornate, è partito molto lentamente. Sicuramente l’andamento economico degli ultimi mesi ha penalizzato i consumi, la diminuzione del potere di acquisto delle famiglie ha giocato un ruolo fondamentale, su tutto il territorio nazionale».

Cosa vi aspettate per agosto?
«C’è il tutto esaurito, questo è il ritorno che arriva dalle strutture ricettive».

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