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«Disinformati su bollette gas e spesa farmaceutica». In Consiglio i chiarimenti di Amati

«Due chiarimenti carte alla mano sul Consiglio regionale di ieri: uno per la segretaria regionale della CGIL Bucci e l’altro per l’assessore Palese. Ad entrambi chiedo maggiore attenzione e studio prima di affrontare argomenti importanti per la vita delle persone». Così Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale della Puglia di Azione. «La segretaria della CGIL…

«Due chiarimenti carte alla mano sul Consiglio regionale di ieri: uno per la segretaria regionale della CGIL Bucci e l’altro per l’assessore Palese. Ad entrambi chiedo maggiore attenzione e studio prima di affrontare argomenti importanti per la vita delle persone». Così Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale della Puglia di Azione.

«La segretaria della CGIL – continua – sostiene che nella seduta di ieri è mancato il numero legale su un provvedimento finalizzato agli sconti nella bolletta del gas. È vero il contrario. Se non fosse mancato il numero legale, il Consiglio regionale avrebbe votato una norma per abolire gli sconti nella bolletta del gas, perché la disposizione in discussione prevedeva la soppressione della norma che li consente, senza nemmeno attendere la decisione della Corte costituzionale già fissata per il prossimo 19 settembre. Mi sarei aspettato, dunque, un commento di elogio ai Consiglieri regionali da parte della segretaria della CGIL, poiché abbandonando l’aula hanno deciso di fermare la soppressione degli sconti in bolletta».

«L’assessore Palese – spiega – comunica con fare muscoloso e roboante di aver proposto e fatto approvare una norma per la decadenza dei DG, qualora sforino la spesa farmaceutica nel 2023. La realtà è invece un’altra. La norma proposta da Palese è una sanatoria ai Direttori generali delle Asl, che in base alle disposizioni vigenti sino a ieri sarebbero già decaduti per i cattivi risultati del 2022 nella spesa farmaceutica. L’assessore ha proposto un condono, invece, sulla cattiva gestione del 2022, stabilendo di posticipare al 2023 le norme sulla decadenza».

«Presentare un’iniziativa legislativa – sostiene – con il fare di un guappo con pugno di ferro quando si tratta di un cedimento, di un salvacondotto dalla responsabilità, mi pare degno del fenomeno staliniano di stravolgimento della realtà. Anche a costo di sembrare pedante e pure antipatico, vorrei ricordare alla segretaria della CGIL e a Palese che l’amministrazione pubblica non può essere soggetta alla comunicazione di giornata, a quella più utile a mantenere pimpante il proprio palinsesto politico-propagandistico».

«L’amministrazione pubblica – conclude – è una pesantissima sequenza di leggi e atti amministrativi da intersecare, avendo cura di non affondare nelle lungaggini della burocrazia e negli ingranaggi degli interessi di parte, dimenticandosi delle persone come punto di partenza. In una parola, rendere disinteressata da ogni episodica convenienza la cura e la tutela degli interessi delle persone».

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