Andrea Bonetti ha firmato con il Taranto. Il centrocampista classe 2003, poggia la sua breve carriera sugli insegnamenti ricevuti nel vivaio della Juventus che, nella passata stagione, l’hanno portato a dividersi tra la Primavera e la Next Gen, la seconda squadra del club bianconero che milita in C. Nello specifico, ha giocato nove volte nella terza serie e altrettante nella Primavera allenata da Pablo Montero e di cui è stato anche capitano. Sono state invece sessantacinque le presenze nell’Under 19 dei piemontesi nel biennio 2020-22.
Capuano gli ha consegnato la patente di ottimo giocatore, prevedendo un futuro radioso: «Sono convinto che tra due o tre anni lo vedremo in Serie A». Questa la dichiarazione rilasciata al media partner e che l’ha indotto a insistere presso l’atleta e il suo entourage per accettare la destinazione pugliese in prestito sino al 2024. Bonetti ha spiccate propensioni offensive, sia come mezzala che da trequartista e da esterno d’attacco a destra. In quest’ultimo caso andrebbe ad alternarsi a Gianluca Mastromonaco, che nel 3-5-2 potrebbe anche giocare da interno destro.
Simone Calvano, invece, è a un passo dal vestire la maglia rossoblù. Questione di ore, perché l’ufficialità potrebbe arrivare in giornata e se così fosse anche lui, come Bonetti, raggiungerebbe immediatamente i compagni di squadra nel ritiro di Cascia.
Il trentenne Calvano, nelle intenzioni di Ezio Capuano, dovrebbe essere il cervello del Taranto e di fatto sarà l’uomo che spingerà Alessandro Provenzano definitivamente fuori dal progetto tecnico. Nella passata stagione il compito venne affidato, appunto, all’ex Catania, con cui però non sarebbe scattato il feeling. Prima a causa di un infortunio che l’ha tenuto in infermeria per diverse settimane e poi per questioni strettamente legate alle prestazioni in campo.
Scelta tecnica, si direbbe. Dunque il favorito alla sua sostituzione è Calvano, mezzala a cui verrà affidato l’incarico di gestire la manovra ionica ora per accelerarla ora per rallentarla, a seconda delle circostanze. Potrebbe agire anche da mediano, così come ha fatto con la maglia bianca della Pro Vercelli in cui ha giocato nell’ultima annata in C. L’esperienza c’è tutta, in qualunque categoria, anche in Serie A, sul cui palco si è esibito per una stagione e mezza, 2017-18 e sino al gennaio 2019. L’esordio nella massima serie avvenne il 10 dicembre 2018 nel Verona in trasferta a Ferrara con la Spal (2-2). In totale diciassette presenze, di cui quindici in campionato e due in Coppa Italia. Gli scaligeri, nel 2003, l’avevano prelevato dal settore giovanile del Milan. Allargando l’orizzonte, può vantare quasi trecento presenze tra Serie A, B e C e undici gol e otto assist all’attivo. La tavola è apparecchiata manca solo la firma che dovrebbe portarlo a Taranto per un biennio, sino al 2025.
Intanto i primi due giorni trascorsi in Umbria dal Taranto sono andati in archivio, prima con l’allenamento pomeridiano di domenica 23 (il primo della serie) e poi con la doppia di seduta di ieri. Al momento solo test atletici per la squadra che dovrà mettere benzina nelle gambe per poi cominciare a supportare carichi sempre più pesanti. Tra cinque giorni il gruppo dovrebbe essere sufficientemente pronto per impegnarsi nella prima uscita stagionale con una rappresentativa di Serie D.