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Omicidio stradale, accordo tra Asl e Procura di Bari: tempi più veloci per gli esami tossicologici del sangue – VIDEO

È già operativo il protocollo d'intesa siglato tra la Asl di Bari e la locale Procura della Repubblica, in base al quale l'azienda sanitaria garantisce indagini tossicologiche su campioni di sangue entro 48 ore dal prelievo con l'obiettivo di dare risposte veloci e puntuali all'Autorità giudiziaria nei casi di omicidio stradale o di incidenti con…
Foto di Luigi Giannelli

È già operativo il protocollo d’intesa siglato tra la Asl di Bari e la locale Procura della Repubblica, in base al quale l’azienda sanitaria garantisce indagini tossicologiche su campioni di sangue entro 48 ore dal prelievo con l’obiettivo di dare risposte veloci e puntuali all’Autorità giudiziaria nei casi di omicidio stradale o di incidenti con feriti gravi.

I dettagli dell’intesa e della fase attuativa sono stati forniti oggi nel corso di un incontro tra il direttore generale Asl, Antonio Sanguedolce, e il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi.

«La nuova procedura – ha dichiarato il procuratore Rossi – assicura la validità e sicurezza di ogni campione prelevato, nonché l’impossibilità di manipolazioni lungo tutto il percorso dal prelievo alla conservazione, per cui vi è certezza che le analisi che ne derivano siano assolutamente corrette».

A partire dal 17 luglio scorso, con l’avvio della procedura operativa del progetto “Catena di custodia” per gli accertamenti tossicologici richiesti dalle forze dell’ordine, in tutti i Pronto soccorso dei sette presidi ospedalieri della Asl di Bari è possibile effettuare prelievi ematici con finalità medico legali per l’effettuazione di indagini tossicologiche da parte della Patologia clinica dell’Ospedale Perinei di Altamura.

Tempi rapidi, risultati certi e massima sicurezza dell’intera procedura, grazie al trasferimento dei campioni in catena di custodia tracciata, per individuare l’eventuale presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel sangue del conducente del veicolo.

Il direttore generale della Asl, Sanguedolce, ha spiegato che «abbiamo messo a disposizione delle autorità giudiziarie i nostri sanitari per fornire riscontri tempestivi e certi sulla natura di determinati reati commessi alla guida di un veicolo. Il modello adottato garantisce la validità e sicurezza dei test in ogni passaggio, anche grazie ad un sistema di tracciabilità tecnologicamente avanzato e all’acquisizione di apparecchiature necessarie all’effettuazione delle analisi e alla conservazione sino a meno 80 gradi dei campioni».

In ambito giudiziario, avere la prova certificata della contestualità dell’uso di sostanze alteranti da parte di chi guida, è fondamentale. Questo non può essere garantito con i campioni di urina, ma solo con il prelievo del sangue e la sua analisi immediata. Gli esami tossicologici vengono effettuati con l’utilizzo di un apposito kit predisposto e distribuito dalla Asl e una piattaforma informatica, alla base dell’intero processo, registra l’intero ciclo di vita del campione raccolto consentendo il controllo puntuale della provetta grazie ad un sistema di identificazione a radio frequenza (Rfid).

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