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Ricerca, Laura Sadori eletta nuova presidente Inqua

(Adnkronos) - Si è chiusa con l’elezione di una professoressa italiana Inqua 2023, la XXIesima edizione del principale Congresso mondiale sul Quaternario. Così per la prima volta in 95 anni di storia, un italiano, anzi una italiana diventa presidente dell’associazione mondiale sulla evoluzione recente del pianeta Terra. Lo ha deciso l’Assemblea Generale nella giornata finale…

(Adnkronos) – Si è chiusa con l’elezione di una professoressa italiana Inqua 2023, la XXIesima edizione del principale Congresso mondiale sul Quaternario. Così per la prima volta in 95 anni di storia, un italiano, anzi una italiana diventa presidente dell’associazione mondiale sulla evoluzione recente del pianeta Terra. Lo ha deciso l’Assemblea Generale nella giornata finale dell’evento che si è svolto all’Università Sapienza di Roma. Inqua (International Union for Quaternary Research) rappresenta la principale organizzazione mondiale gli studi multidisciplinari sul Quaternario.  

Laura Sadori, romana, è professoressa ordinaria di Botanica presso l’Università Sapienza di Roma. È una figura di spicco nel campo della palinologia, paleoecologia e paleoclimatologia. La sua competenza e la sua passione per la ricostruzione della storia recente del pianeta si riflettono nel suo lavoro che si concentra sullo studio del polline fossile contenuto in lunghe sequenze lacustri. Laura Sadori è il primo presidente dell’Europa mediterranea di un’associazione pur tradizionalmente guidata da ricercatori anglosassoni. Da presidente di Inqua – si legge in una nota – “continuerà a promuovere la ricerca e la collaborazione internazionale per migliorare la comprensione dell’ultima era geologica e del ruolo del genere umano nei cambiamenti del pianeta”. 

Inqua2023, aperto dal Presidente Sergio Mattarella (ed è la prima volta che il Capo di Stato apre un congresso di tipo geologico), è stato un successo di presenze e di comunicazioni scientifiche, con circa 3.000 ricercatori provenienti da 103 paesi che si sono confrontati in 14 sessioni parallele, con analisi e approfondimenti su studi e ricerche che interessano il Quaternario e praticamente tutti gli aspetti del funzionamento dei sistemi naturali e della loro evoluzione nel tempo. Per una settimana la Sapienza è diventata una vera e propria capitale della scienza quaternaria. Oggi la cerimonia di chiusura con il passaggio di testimone all’India per l’edizione del 2027, alla presenza dell’ambasciatrice indiana Neena Malhorte. 

“L’elezione della nostra docente Laura Sadori a Presidente di Inqua – afferma la Rettrice Antonella Polimeni – è motivo di orgoglio per tutta la Comunità Sapienza. Un risultato che premia tutta la comunità dei quaternaristi italiani e conferma l’eccellenza raggiunta da Sapienza in questo ambito disciplinare. Questa elezione valorizza la capacità di una studiosa di coniugare competenza e professionalità: un ulteriore esempio a cui le ragazze che vogliono cimentarsi con le materie Stem possono guardare”. 

“Sono davvero orgogliosa e ringrazio le tante colleghe e colleghi che mi hanno votato – dichiara Laura Sadori- Oltre ad essere una soddisfazione personale, è di fatto un premio alla comunità scientifica nazionale ha sostenuto la mia candidatura. È un riconoscimento al lavoro che stanno facendo i nostri quaternaristi da oltre cent’anni. L’Italia ha sempre avuto un ruolo preminente in questo campo e ha anche dimostrato di saper organizzare e gestire un grande evento come questo”.  

Le fa eco Francesco Latino Chiocci, presidente di Inqua2023 e professore ordinario di Geologia Marina del Dipartimento di Scienze della Terra alla Sapienza, che traccia un bilancio sull’evento appena terminato: “Abbiamo concluso questa settimana di ricerche e scambi scientifici in maniera davvero soddisfacente. L’Università Sapienza si è dimostrata ancora una volta in grado di ospitare con successo un grande evento mondiale. E per di più siamo riusciti ad eleggere la prof Sadori come nuovo presidente dell’associazione internazionale, un riconoscimento della crescita e il ruolo della comunità scientifica italiana nel mondo. Dal punto di vista dei risultati scientifici, abbiamo avuto talmente tanti significativi avanzamenti da non poterli elencare ma sono da aspettarsi sviluppi spettacolari negli anni a venire”. 

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