Scatta lo stato di allerta nella sanità pugliese per fronteggiare il caldo record di questi giorni. Ieri l’assessore alla salute Rocco Palese ha diramato una circolare ad Asl, ospedali, medici di famiglia e pediatri. Fino al 15 settembre tutti i presidi sanitari in Puglia devono rispettare il manuale anti afa messo a punto dal ministero per la Salute.
Il testo prevede l’introduzione di un codice ad hoc nei pronto soccorso, si tratta del nuovo codice calore dedicato per accogliere i pazienti colpiti, in particolare malati, anziani e bambini piccoli. A partire da oggi saranno potenziate le guardie mediche in tutti gli ospedali con una specifica raccomandazione a medici di famiglia e pediatri di libera scelta a vigilare e monitorare costantemente le situazioni a rischio.
«Raccomandiamo di bere molto ed idratare il corpo», spiega all’Edicola del Sud l’assessore Palese, «in particolare a quei soggetti in condizioni di fragilità, ultra sessantenni, pazienti cronici, neonati e bambini, i più esposti alle ondate di calore». Il quadro meteorologico, del resto, è a dir poco allarmante. Caronte non allenterà la morsa sulla Puglia con l’anticiclone africano che continuerà a registrare picchi eccezionali fino a 43 gradi. Le province particolarmente esposte restano quelle di Foggia e Taranto, ma ieri l’intera giornata è stata da bollino rosso. A partire da Bari una delle 23 città italiane, l’unica pugliese, con livello 3, quello massimo di allerta per l’emergenza caldo. Le temperature hanno raggiunto i 36 gradi, fino a 41 per via dell’umidità.
Dati simili ai picchi registrati nel 2003, quando il termometro a luglio segnava 38 gradi. L’anno horribilis, in realtà, è stato il 2007 quando il termometro arrivò addirittura a 45 gradi. Ma quest’anno, oltre all’intensità, colpisce la durata dell’ondata di calore, che potrebbe mantenersi stabile fino al 31 luglio, una circostanza anomala che rischia di rendere l’estate 2023 la più calda in assoluto di tutti i tempi.